Chiuse le indagini della Polfer della Spezia, con il deferimento a piede libero dei responsabili di alcune azioni aggressive e moleste perpetrate a bordo treno, che hanno interferito con la regolarità del trasporto ferroviario.
Il 6 novembre, un cittadino italiano di 26 anni incensurato spezzino, alla richiesta di indossare la mascherina rivoltagli dalla Capotreno, non solo si rifiutava, ma alle legittime insistenze iniziava a pronunciare frasi offensive e ingiuriose, dando in escandescenze, tanto da costringere il personale viaggiante a chiedere soccorso al macchinista del treno, che si vedeva costretto ad effettuare una fermata straordinaria all’altezza di Levanto, per accelerare l’arrivo delle forze di polizia.
L’uomo veniva identificato nella circostanza dai Carabinieri del posto. I successivi accertamenti condotti dalla Polizia Ferroviaria della Spezia consentivano nei giorni scorsi di appurare che lo stesso, risultato peraltro sprovvisto di regolare biglietto, si era reso autore di diversi reati tra cui: resistenza e oltraggio alla Capo treno/Pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e interruzione di pubblico servizio, poiché il treno aveva conseguentemente maturato un ritardo di 22 minuti, con relativi disagi anche ai passeggeri.
Denunciato a piede libero anche uno straniero 38enne, gravato da precedenti di polizia, cui sono stati attribuiti tre episodi di molestie o aggressioni in ambito ferroviario, consumate dal 2018 al novembre scorso. Nello specifico si tratta di condotte che vanno dalle molestie alle percosse, queste ultime consumate nei confronti di una Capotreno che era intervenuta per difendere una viaggiatrice dalle attenzioni che lo straniero le stava rivolgendo. In quella circostanza, la Capo treno aveva riconosciuto nell’aggressore la persona che l’aveva molestata verbalmente, sempre sul treno, circa un anno prima, per cui la Polfer ha potuto collegare i due episodi e procedere nei confronti dell’autore.
Un altro episodio che è stato attribuito al suddetto straniero riguarda l’aggressione subita da un’altra Capotreno, avvenuta il 21 ottobre di quest’anno, quando lo straniero, privo di mascherina, aveva reagito insultando la dipendente Trenitalia che l’aveva invitato più volte ad indossare il dispositivo di protezione individuale.
Nell’ambito delle indagini la Polfer ha lavorato sull’individuazione fotografica effettuata dai testimoni dopo aver acquisito una dettagliata descrizione del soggetto, ricollegandolo ad una precedente denuncia degli agenti del Commissariato di Carrara, che erano intervenuti nell’immediatezza di una pregressa aggressione.
Determinante la conoscenza degli ambiti ferroviari delle pattuglie Polfer, che hanno riconosciuto la persona oggetto di ricerche all’atto dell’intervento.
Al di là del deferimento all’Autorità Giudiziaria, le posizioni dei predetti sono al vaglio rispettivamente della Divisione Anticrimine e dell’Ufficio Immigrazione della Questura per l’adozione dei provvedimenti di competenza.
Proseguono i servizi della Polizia Ferroviaria sulle banchine, agli imbarchi e sbarchi dei treni, a bordo treno con scorte a breve e media percorrenza per la sicurezza del personale ferroviario e degli utenti, anche per i rinforzati controlli anticontagio, in un momento in cui i trasporti attraversano una fase particolarmente delicata.