A coronamento di un’articolata, rapida ed incisiva attività di indagine, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Carrara hanno assicurato venerdì scorso alla giustizia un giovane carrarino di 21 anni, resosi responsabile di una sequela di atti persecutori ed estorsivi consumati ai danni di una donna trentottenne, anche essa originaria della città. Quest’ultima, esasperata dalle continue richieste di denaro dell’uomo, sostenute da gravi minacce per l’incolumità propria e del figlio minorenne, si è presentata in Commissariato per denunciare quello che le stava succedendo, a causa del giovane, che si faceva di giorno in giorno sempre più pressante.
La donna aveva riferito, in particolare, che l’estorsore aveva preteso somme di denaro a fronte di presunte, continue cessioni di sostanze stupefacenti del tipo “hashish” e “marijuana” al proprio figlio, senza che questi avesse “onorato il pagamento”. La vittima, inizialmente intimidita dalla prepotenza delle richieste del malvivente, aveva ceduto alle indebite pretese, consegnandogli a più riprese la somma totale di 1.000 euro. Ma l’estorsore, probabilmente poiché il suo comportamento aveva portato a dei frutti insperati, aveva rincarato la dose.
Il ventunenne, in maniera sempre più insistente, aveva preteso l’ulteriore somma di 800 euro, minacciando, nel caso in cui non fosse stato assecondato, gravi ritorsioni fisiche nei confronti del figlio, per mano propria e dopo avere assoldato dei “picchiatori”, presumibilmente appartenenti ad ambienti malavitosi locali. Il ragazzo, conosciuto dalla Polizia, nonostante la giovane, età per reati inerenti lo spaccio di droga, era arrivato a chiamare la donna anche 100 volte al giorno, e quando non rispondeva al telefono a lasciarle messaggi vocali intrisi di minacce. La signora ha quindi deciso di denunciare il tutto.
Dopo aver informato il Sostituto Procuratore della Repubblica competente, gli agenti sono passati all’azione, e tramite la vittima hanno dato un appuntamento a Marina Carrara all’estorsore, con la scusa di dovergli consegnare gli 800 euro richiesti. Una volta presi soldi il giovane si è allontanato ed ha raggiunto un complice, ventottenne, anch’egli pregiudicato. I due però non sapevano che la consegna dei soldi era stata documentata con un filmato ad agenti in borghese.
Il ragazzo è stato fermato e arrestato in flagranza di reato per estorsione e atti persecutori aggravati e trasferito in carcere. Il complice è stato indagato a piede libero per concorso in estorsione.