giovedì 19 Dicembre 2024

Jacopo Ferri: “Lunigiana sempre più abbandonata. Zero soluzioni e lista delle criticità sempre più lunga”

Il consigliere comunale di Pontremoli Jacopo Ferri parla chiaro rispetto all’Azienda Asl Toscana Nord Ovest, mostrando come alcune scelte aziendali, ed atteggiamenti da lui giudicati dilatori, mettano in luce la chiara volontà da parte dell’azienda si abbandonare il territorio della Lunigiana attraverso il continuo depotenziamento di servizi di sanità ospedaliera e territoriali.
Il consigliere si riferisce non solo alle recenti polemiche sulla sospensione degli interventi di artroprotesi programmati, rispetto cui il Presidente della Regione Rossi, ha tentato -nonostante le evidenze poi emerse- di negare che il motivo della sospensione fosse quello della mancanza di fondi.
Egli si riferisce anche al fatto che da qualche giorno si è scoperto che alcuni interventi programmati sono ripresi: “ma ovviamente solo a Massa, cioè secondo la consueta logica che,fivizzano per Firenze e Pisa, in Lunigiana siamo cittadini di serie C” commenta Jacopo Ferri, giudicando la cosa inaccettabile.
Altro frangente che desta perplessità è la situazione delle Capo Sala nei plessi ospedalieri lunigianesi, che ha raggiunto livelli di emergenzialità assoluta, “a Pontremoli infatti”, osserva il consigliere comunale di Pontremoli, “manca la sostituzione per la capo sala del Pronto Soccorso e quella per la Capo Sala di Rianimazione e/o per la Sala Operatoria, per cui oggi è un’unica persona a coprire tali ruoli e, quando occorre, a garantire la reperibilità in luogo della posizione organizzativa andata in pensione”.
“Scelta folli” – giudica il consigliere-“ che stanno privando la struttura ospedaliera di due posti di caposala delicati e strategici (peraltro in temporanea assenza anche della posizione organizzativa, per la cui sostituzione il bando va a rilento), così mettendo in difficoltà nella gestione dei pazienti reparti ed operatori interessati.”
A Fivizzano è stata poi tolta la capo sala operatoria ed accorpata alla capo sala dell’area chirurgica che gestisce anche la bassa intensità di cure, 6 letti. “In compenso” continua “l’azienda si è inventata (sulla carta) un posto da capo sala degli ambulatori  la cui utilità è dubbia visto che sino ad oggi gli stessi erano gestiti egregiamente dalla caposala dell’area medica e chirurgica”.
Il consigliere evidenzia che anche la situazione, sul territorio della Prevenzione e della Unità Funzionale di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare è ai limiti dell’accettabile, “Ormai da troppo tempo gli addetti fanno letteralmente i salti mortali per garantire alle aziende ed agli utenti privati – ma anche alle strutture pubbliche – servizi efficaci il più possibile a domicilio” afferma.
“Il problema è che l’azienda sembra essersi dimenticata le originarie promesse di organizzare la decentrata sede di Monti con unità di personale (medici veterinari ed operatori) in grado per numero di servire l’ampio territorio e la vasta rete di utenza lunigianesi, nonché con procedure amministrative e strumentazione funzionali a sopperire alle notevoli difficoltà che si determinano per gli spostamenti a cui sono costretti i fruitori dei servizi”.
“Nulla invece si sa né dei concorsi banditi da mesi, né di una seria programmazione per la copertura di posti per diverse figure mancanti che siano in grado sopperire, almeno in parte, alle segnalate carenze di personale ed alle connesse emergenze operative che ne derivano” conclude il segretario, giudicando il tutto come inaccettabile, ed invitando la Regione Toscana a prendere atto del fallimento del sistema delle Asl giganti e del fallimento di molti modelli organizzativi conseguenti, a partire dalla gestione dell’emergenza-urgenza fino alla gestione della rete ospedaliera e territoriale locale.
“L’occasione dell’approvazione del nuovo Piano Integrato Sanitario e Sociale deve segnare un reale cambiamento di queste politiche, oggi troppo lontane dalle persone e dai tanti problemi concreti che sono chiamate ad affrontare ogni giorno anche in un settore come questo dove ogni cosa dovrebbe ben funzionare ed essere a portata di tutti”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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