“In attesa che il nuovo corso della sanità nell’Asl Toscana Nord Ovest abbia effettiva operatività e consenta un più complessivo e concreto confronto (questa volta magari anche serio, si spera, rispetto alle ultime comparsate vuote di Biselli & C.) sulle tante, troppe, problematiche – da anni segnalate dai Sindaci e dagli operatori e dalla popolazione – che investono la sanità lunigianese, purtroppo i disservizi continuano a determinare grosse difficoltà ai bisogni della gente, azzerandone costantemente i diritti, almeno in questa parte di territorio”, ad affermarlo è Jacopo Ferri, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale a Pontremoli.
“Del tutto paradossale ed assolutamente intollerabile è la situazione che da tempo persiste presso l’Ospedale di Pontremoli in riferimento all’assenza del medico radiologo durante i pomeriggi del sabato – sottolinea Ferri -. Tale mancanza del medico radiologo ha comportato e comporta tuttora che in quella fascia oraria, in presenza di pazienti che accedano in urgenza al pronto soccorso di Pontremoli, si debba procedere al trasferimento nella zona di costa, al solo scopo di eseguire esami che richiedano appunto la presenza del medico radiologo.
Altrettanto grave, continua il capogruppo di Cara Puntremal, è la mancanza – da mesi segnalata – del medico nutrizionista (in questo caso, il problema riguarda l’intera Lunigiana), rispetto alla quale costretti al trasferimento sono pazienti lunigianesi, molto spesso debilitati da lunghe terapie oncologiche o da stati di demenza, ogni qual volta sia necessaria la prescrizione di un supporto di nutrizione artificiale. “L’ulteriore aggravante di questo deficit organizzativo arriva addirittura a travalicare i confini della provincia in quanto i lunghi tempi di attesa della zona di Costa, non infrequentemente costringono spesso i pazienti della Lunigiana a rivolgersi per prenotare le visite direttamente dal medico nutrizionista in ambito Area Vasta”.
“Tutto questo non è normale e tantomeno giusto”, tuona Ferri.
“L’Azienda Asl Toscana Nord Ovest continua a distinguersi, purtroppo, per la chiara volontà di abbandono del territorio della Lunigiana attraverso il continuo depotenziamento di servizi di sanità ospedaliera e territoriali. Ogni giorno, infatti, emergono scelte aziendali o atteggiamenti dilatori che lasciano interdetti se non addirittura schifati. La nuova direzione generale dovrà essere sollecitata al più presto affinché siano cambiati strategie ed obiettivi, in modo da rimettere davvero al centro della sanità il paziente, ovunque esso si trovi, avendo a disposizione ogni servizio cui ha diritto”.