Riceviamo e pubblichiamo:
Leggiamo con soddisfazione dell’ impegno preso dal governatore Rossi nei confronti della nostra provincia, una delle più colpite a livello regionale.
Non ci stancheremo mai di ribadire che gli ospedali di Pontemoli e Fivizzano, per essere effettivamente di ausilio al Noa, unico ospedale Covid della Provincia, devono essere messi in condizione di riconoscere i pazienti Covid e no Covid e gestire, in sicurezza, solo questi ultimi.
Solo realizzando triage e percorsi separati, Covid – no covid, come era stato preannunciato e non ancora invece realizzato, sarà preservata la salute dei pazienti, quella degli operatori sanitari e sarà garantita l’efficienza di queste due importantissime strutture di sostegno.
Gli operatori devono poter lavorare in sicurezza, e ciò avviene solo dotandoli dei presidi necessari, mentre ancora oggi sappiamo di interi reparti in sofferenza, a corto di mascherine FFp2 e FFp3, per non parlare poi dei medici di base e del personale volontario, tutti in prima linea nelle gestione dell’ emergenza sanitaria.
Non è più accettabile che a distanza di un mese dall’inizio dell’emergenza, tutti i pronti soccorso della provincia non siano ancora stati messi nelle condizioni di poter individuare autonomamente la tipologia di paziente, se Covid o no Covid e lavorare in sicurezza.
La Regione deve pensare a tutti loro!
Devono arrivare sul territorio tamponi e DPI sia per personale sanitario che per i cittadini!
Bene l’ utilizzo delle strutture Don Gnocchi per le cure intermedie, ma ciò deve correre di pari passo con il rafforzamento delle strutture già esistenti. Il personale che si occuperà delle cure intermedie, non può però essere delegato alla Don Gnocchi che ha un’ altra missione sul nostro territorio ( riabilitativa), deve essere dell’ Asl!
Soprattutto per quanto riguarda l’ apertura del secondo piano della Don Gnocchi di Fivizzano, è chiaro che l’ utilizzo di personale Asl è la VERA ed UNICA garanzia che finita l’ emergenza questi posti letto rimarranno a carico della struttura ospedaliera di Fivizzano!
Siamo arrivati ad un punto di riflessione nel quale si deve prendere atto dell’ importanza di tutti i nostri ospedali.
La politica del territorio, d’intesa con la Regione, sta dimostrando le proprie criticità nei confronti di questa emergenza, che non è detto che non si riproponga in un futuro più o meno breve.
Sarebbe infatti opportuno pensare anche all’apertura di centri specializzato in Provincia, contro le Epidemie (che purtroppo si ripeteranno).
Non è più il momento di impegni generici, tra l’ altro emersi solo in un clima di emergenza, ma è necessaria una rivisitazione completa di tutto ciò che è stato fatto fino ad ora.
L’ospedale Unico delle Apuane, che sta egregiamente sopportando l’emergenza Covid va aiutato.
Gli ospedali della Lunigiana, devono funzionare, e farlo da ora, e non essere poi depotenziati finita la fase di emergenza.
Basta proclami, ma impegni concreti!