Sia lodato Facebook quando ti fa conoscere delle notizie stupende e, magari, proprio dal nostro territorio. È accaduto questo con Davide Longobardi con cui sono entrata in contatto qualche giorno fa, poco prima della pubblicazione di alcuni nuovi post relativi al suo progetto.
Stiamo parlando di Agriturismo Spino Fiorito che dalle prossime settimane verterà in Spino Fiorito Stay, non solo un cambio di nome ma un cambio nell’offerta e nel posizionamento. Davide, nato e cresciuto a Como da madre di Casola, nel 2005 ha deciso di tornare alla terra d’origine per aprire il suo – anzi il loro – posto. Un agriturismo a conduzione famigliare portato avanti con la madre Gisella, il padre Gianfranco, la moglie Gabriella e, oggi, le due figlie, bambine, Lisa e Lara. Iper-famigliare, mi dice, e così sarà, anche adesso.
Nel 2018 l’idea: trasformare la struttura in qualche cosa di diverso. Pensava già al glamping, termine e proposta che mette insieme glamour e campeggio. Così ha iniziato la sua ricerca, documentandosi ed anticipando quello che poi è diventando un trend nell’ambito del turismo esperienziale e dei resort. Ha intercettato Paolo Scoglio, architetto, Head of Design dello studio the ne[s]t living, specializzato nella progettazione e realizzazione di architetture in simbiosi con la natura, oggi tra i talenti maggiormente premiati del design contemporaneo (ancora, ci ha visto lungo). Dopodiché la pandemia e gli anni pandemici: il processo si è interrotto, ma solo per un momento.
Nel 2021 Davide va in Estonia a conoscere e toccare con mano le ÖÖD Mirror Houses che sempre nel corso della sua ricerca ha intercettato. Queste case, a cui poi si è aggiunto il ramo ÖÖD Hotels, sono prodotte da un’azienda (estone) a conduzione famigliare nata soltanto nove anni fa e da allora capace di estendere la sua rete di partner e strutture in tutto il mondo. Disconnect to connect è il loro motto. Principi cardine: esperienza, natura, privacy. Davide deve aver pensato “Stanno parlando di noi” ed è vero. Queste “case”, si legge nel sito e si vede nelle foto, combinano un’estetica sorprendente alla praticità e al comfort con facciata in vetro a 180 gradi dal pavimento al soffitto. Guardate l’effetto.

Dando priorità all’integrità ambientale la caratteristica di ÖÖD è presentare design quasi invisibili in una relazione perfetta, armonica e ad impatto zero con il paesaggio. A sviluppare ancora di più alcuni di questi aspetti Davide ha aggiunto la visione e le skills di the ne[s]t, di Paolo Scoglio, e, in seguito, di Scaffsystem e Officine Tamborrino, anch’esse pioniere nell’ambito delle architetture sostenibili quindi perfette per curare – già dalle prossime settimane – la struttura che accoglierà le ÖÖD. L’arrivo dei moduli, con camion dall’Estonia, è previsto per fine aprile. L’inaugurazione è in programma per il 31 maggio. Per Davide, ormai poco convinto del modello agriturismo, si tratta di un grande passo.



«Siamo nati come agriturismo – dice – ma poi abbiamo deciso di sviluppare e diversificare la nostra attività nella convinzione che la valorizzazione del turismo e del territorio debba ora perseguire strade diverse da quelle tradizionali. L’esperienza, sottolineo ad impatto zero anzi in perfetta simbiosi col paesaggio, si pone ora al primo posto. Spino Fiorito, che manterrà le camere ed il ristorante (ora gourmet), dalla prossima stagione accoglierà due strutture ÖÖD, una a terra, come quelle che vedete nelle loro immagini, una sopra-elevata, vera e propria tree-house». Di questa e di altre innovazioni apportate alla struttura ÖÖD gran merito va, appunto, a Paolo Scoglio, già noto per progetti come la Walden House di Sellano e lo SkyView Chalet di Dobbiaco. «Saremo i primi in Italia ed anche i primi nell’Europa del Sud». Ed accadrà qui, in Lunigiana, nel nostro territorio.
Noi ci siamo già promessi anzi abbiamo promesso loro: li seguiremo.
