È stato approvato, dal Comune di Tresana, il regolamento comunale per la realizzazione di interventi di sostegno e l’erogazione di contributi a cittadini in condizione di disagio socio economico.
“Tutti i giorni parlo con persone in difficoltà, che hanno perso il lavoro, con famiglie numerose, con figli diversamente abili – afferma il Sindaco di Tresana Matteo Mastrini – e penso che la situazione di disagio sociale sia sempre più grave”.
Una situazione che ha spinto l’amministrazione comunale ad approvare il regolamento “non senza difficoltà, ma con la volontà di aiutare chi ha più bisogno”.
La Lunigiana è una zona sempre più spopolato, dove servono misure urgenti: “La Società della Salute svolge già un ruolo importante per il sociale, soprattutto per quanto riguarda i progetti. Penso però che dobbiamo fare di più e pensare che, purtroppo, quello che facciamo non è mai abbastanza”.
Il bando, che sarà pubblicato a seguito dell’approvazione del regolamento, sarà riservato esclusivamente alle persone residenti nel comune di Tresana.
Questi i requisiti che determineranno il punteggio e la pubblicazione la graduatoria:
– Nuclei con figli minori
Punti 1 per ogni figlio minore
– Nuclei con figli minori e con uno solo dei genitori
Punti 2
– Nuclei familiari con portatori di handicap grave (art. 3, comma 3, legge 104/92)
Punti 2
– Nuclei con persone con invalidità pari o superiore al 75% o con anziani non autosufficienti certificati
Punti 1
– Nuclei nei quali il capofamiglia con età superiore ai 48 anni iscritti/e presso i centri per l’impiego in stato di disoccupazione e privi/e di occupazione da almeno sei mesi.
Punti 1
Per partecipare sarà necessario presentare la certificazione Isee: “Speriamo di poter essere d’aiuto al maggior numero di persone possibile”.
A questi punteggi saranno sommati quelli derivanti dalla certificazione Isee:
– da € 0 a € 2.500
Punti 2,5
– da € 2.501 a € 5.000
Punti 2
– da € 5.001 a € 7.500
Punti 1,5
– da € 7.501 a € 10.000
Punti 1
Un segnale importante per il Comune di Tresana e per le persone povere, che dovranno attestare la loro condizione presentando la certificazione Isee: “È poco forse, ma è il massimo che possiamo fare”