I giochi di carte sono riusciti a sopravvivere alle continue proposte digitali e ancora oggi risultano essere tra i passatempi preferiti dagli italiani. Mentre il Tressette o il Sette e Mezzo sono nati e si sono diffusi proprio nello Stivale, altri giochi sono stati inventati altrove, anche al di fuori dei confini europei, trovando comunque numerosi appassionati dalle nostre parti.
Il Poker
Uno dei giochi di carte più famosi in assoluto è il Poker. Anche chi non si è mai seduto al tavolo verde l’ha sentito nominare spesso e volentieri e il cinema ha indubbiamente contribuito ad ingigantirne la nomea. Forse non tutti gli italiani sono eruditi sui particolari della Canasta o sanno come si gioca a Bestia, che hanno visto la luce rispettivamente in Uruguay e in Francia, ma di certo in tanti conoscono le regole del Poker, uno dei giochi di carte più famosi in assoluto. Si narra che il Poker sia stato insegnato ai colonizzatori francesi di New Orleans dai marinai persiani, che hanno contribuito a farlo conoscere in lungo e in largo. Già verso la fine del XIX secolo era possibile imbattersi in qualche pubblicazione che parlasse di questo gioco. Le regole sono piuttosto semplice: l’obiettivo è quello di formare, tra le tante disponibili, una combinazione di carte dal valore superiore a quelle degli avversari, ma è possibile anche bluffare per trarre gli altri giocatori in inganno, inducendoli a rinunciare ad una mano e a compiere mosse sbagliate.
Il Blackjack
Un altro gioco molto popolare è indubbiamente il Blackjack, che può essere considerato come l’evoluzione definitiva del “Vingt-et-un”, cioè “Ventuno”, un gioco di carte francesi che in larga parte ricorda proprio il Sette e Mezzo. Il Blackjack ha fatto la sua comparsa in America solo nel 1931, in quanto fino ad allora i giochi di carte di questo tipo erano malvisti dalla società. Lo scopo è quello di ottenere un punteggio migliore di quello del mazziere, che sfida a turno tutti gli altri partecipanti. Come nel Sette e Mezzo, ci si può fermare o chiedere più carte per provare ad aumentare il proprio punteggio, ma è anche permesso “splittare” o raddoppiare la posta in gioco. Il punteggio massimo ottenibile è pari a 21, da qui il nome originale del gioco. La denominazione “Blackjack” deriverebbe da una vecchia regola per la quale il fante nero era d’aiuto per raggiungere punteggi migliori.
Il Burraco
Il Burraco, invece, è nato in Uruguay verso gli anni ‘40, anche se giochi simili esistevano già in Brasile. Per giocare servono ben 2 mazzi di carte francesi con tanto di jolly. Anche se non sono espressamente citate nella definizione di “matta” anche i 2, cioè le “pinelle”, si comportano come tali. Si può giocare anche in coppia e il fine è quello di calare sul tavolo tutte le carte in mano per chiudere dopo aver realizzato un burraco, cioè una combinazione formata da almeno 7 carte. Le combinazioni possono essere composte sia da carte dello stesso valore sia dalle classiche scale in sequenza. Vince chi arriva per primo a 2.000 punti.
Il Bridge
Infine, non si può non citare il Bridge, derivante da un gioco inglese del XVI secolo e oggi conosciuto a livello mondiale, al punto che in diversi Paesi vengono organizzate anche competizioni internazionali. Si gioca in coppie e la partita si compone di 2 fasi: la dichiarazione e il gioco della carta. La prima si conclude con l’impegno da parte di una delle coppie ad effettuare una specifica quantità di prese (che devono essere almeno 6), lasciando sottinteso che un seme in particolare valga come briscola o che si giochi senza quest’ultima.