In concomitanza al maggior afflusso di turisti e viaggiatori nelle stazioni ferroviarie che normalmente caratterizza il periodo di ferragosto, la Polizia Ferroviaria ha intensificato i controlli per garantire il viaggio con migliore sicurezza a quanti hanno visitato la Liguria servendosi del mezzo ferroviario.
Nell’ultima settimana, presso le principali stazioni di questa Regione, sono stati eseguiti 220 servizi di vigilanza identificando 1.090 persone, di cui 401 stranieri. Nello stesso periodo sono stati scortati 19 convogli ed effettuati 4 pattuglioni straordinari. L’attività ha consentito di denunciare 12 persone per reati contro il patrimonio, contro la persona e per violazioni alla normativa sull’immigrazione.
Per innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza negli scali ferroviari, lo scorso giovedì è stata disposta in ambito nazionale l’operazione “Alto Impatto” nelle maggiori stazioni ferroviarie italiane. A Genova Piazza Principe i controlli sono stati effettuati con la collaborazione del Reparto Prevenzione Crimine “Liguria” e Unità cinofile della Questura di Genova, permettendo di controllare in modo capillare il flusso dei viaggiatori in tutto il territorio ferroviario.
Nel corso dell’attività, che ha visto in totale il controllo di 212 persone, è stato arrestato un cittadino marocchino per resistenza, lesioni e danneggiamento, 2 persone sono state segnalate amministrativamente per possesso di sostanze stupefacenti e sono stati sequestrati gr. 7,14 di marijuana. In particolare, lo straniero di 27 anni, regolare sul territorio nazionale, al momento del controllo ha mostrato insofferenza arrivando ad insultare gli agenti operanti. Condotto in ufficio ha continuato con lo stesso atteggiamento e successivamente, sempre più alterato, si è scagliato contro la pattuglia e ha danneggiato un muro dell’ufficio. I due agenti che hanno poi immobilizzato l’uomo, sono ricorsi alle cure dei sanitari.
Sono stati numerosi, infine, gli interventi in tutta la Regione per il sovraffollamento dei treni, dove nella maggior parte dei casi, per il rispetto delle norme anti-Covid, si è reso necessario far scendere i viaggiatori dai convogli trasferendoli, insieme al personale di Trenitalia, su altri treni o a bordo dei pullman sostitutivi di linea.