Ieri pomeriggio i Carabinieri della Compagnia della Spezia hanno arrestato un cittadino bosniaco 29enne, da tempo residente in Italia, che, pur essendo sottoposto agli arresti domiciliari, era evaso allontanandosi arbitrariamente dal luogo di detenzione.
Nel primo pomeriggio di martedì, subito dopo Pasquetta, l’uomo era stato scarcerato dalla casa circondariale di Lucca, ove era detenuto per due rapine avvenute alla Spezia a gennaio scorso, per essere accompagnato alla Spezia in una comunità, dove avrebbe dovuto proseguire la misura restrittiva ai domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Ad attenderlo vi erano i militari della Stazione Carabinieri di La Spezia – Mazzetta con i tecnici della ditta convenzionata che gli hanno applicato il dispositivo di sorveglianza elettronica.
Nella stessa serata, però, presso la Centrale Operativa della Compagnia CC della Spezia era giunto l’allarme di manomissione del dispositivo ed una pattuglia era stata inviata presso la comunità per una verifica. I responsabili della struttura avevano informato i Carabinieri che l’uomo era riuscito a rompere il braccialetto elettronico e si era arbitrariamente allontanato, commettendo così il reato di evasione.
Immediate erano scattate nella nottata le ricerche in città ed in tutta la provincia, presso i luoghi e le abitazioni notoriamente frequentati dall’evaso, senza però riuscire a rintracciarlo.
Il giorno seguente, però, mentre attendeva ad Arcola un pullman fermo ad una pensilina sulla provinciale, il cittadino bosniaco è stato notato da un militare del Radiomobile della Compagnia Carabinieri della Spezia. Il Carabiniere, che passava di lì libero dal servizio, lo ha immediatamente riconosciuto non ha esitato un attimo a seguire per alcuni chilometri, con la propria autovettura, il pullman sul quale l’evaso era salito e, nel frattempo, si era messo in contatto con i colleghi, informandoli dell’avvistamento e comunicando in tempo reale il percorso del mezzo pubblico sino a Sarzana dove, appena disceso a terra, lo straniero veniva bloccato e, previa comunicazione al Magistrato di turno, dichiarato in arresto per evasione.
A seguito della segnalazione di avvenuta evasione, nel frattempo, il Giudice, valutata la gravità della violazione, aveva già revocato gli arresti domiciliari e ordinato il ripristino della carcerazione, pertanto l’uomo, espletate le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Via Fontevivo.
Oltre ad avere perso il beneficio concessogli, dovrà ora rispondere anche del reato di evasione.