Nel corso di un’operazione condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Massa Carrara, il Nucleo Investigativo ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Massa. Questa misura coinvolge due individui locali, uno dei quali è stato posto in custodia cautelare in carcere, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. L’azione ha compreso 7 perquisizioni domiciliari nei confronti di soggetti legati all’attività di spaccio, che ha portato all’arresto dei due principali indagati. L’indagine, guidata dalla Procura della Repubblica di Massa e condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, ha rivelato la presenza di un arsenale durante le perquisizioni, supportate dalle unità cinofile antidroga e antiesplosivo dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Firenze e Pisa San Rossore.
Sono stati scoperti diversi tipi di armi, tra cui fucili calibro 12, una carabina cal.22, una pistola semiautomatica cal.7,65 e due revolver, uno dei quali calibro 357. Le armi erano nascoste sotto cataste di legna e tubi di plastica sigillati, occultati nella segheria. Un mezzo meccanico è stato utilizzato per spostare la grande quantità di legna sotto la quale si trovavano le armi sequestrate. Le indagini sono ancora in corso per determinare la provenienza e l’utilizzo di queste armi, tutte in ottimo stato di conservazione.
Durante le perquisizioni sono stati rinvenuti anche stupefacenti, inclusi 802 grammi di hashish e 510 grammi di marijuana nella segheria, oltre a 52 grammi di hashish e 28 grammi di marijuana nell’abitazione dell’indagato agli arresti domiciliari. Ulteriori 74 grammi di hashish e marijuana sono stati scoperti durante perquisizioni di acquirenti di droga. L’indagine ha svelato che il protagonista, B.R., un operaio, gestiva una rivendita di legnami come copertura per lo spaccio di droga, collaborando con un complice, D.B.S. Il duo nascondeva grandi quantità di stupefacente nella segheria e lo vendeva a clienti fidati in quantità inferiori a 50 grammi.
L’indagine, protrattasi per circa 3 mesi, ha portato al sequestro di oltre 14 chilogrammi di droga (hashish e marijuana) con un valore di mercato di circa 100.000 euro. Gli indagati, uno in carcere e l’altro agli arresti domiciliari, avranno l’opportunità di presentare le loro difese durante l’interrogatorio di garanzia nei prossimi giorni.