I vari tipi di mascherine arrivati sul mercato in seguito alla pandemia sono diventati una presenza costante nella nostra vita quotidiana, e con ogni probabilità lo resteranno per mesi. Dopo tante discussioni sulla loro utilità, reperibilità, prezzo e modi d’uso, in questi giorni in Italia si è tornati a parlare del loro impatto sull’ambiente. Le mascherine, spesso usa e getta, sono infatti un rifiuto da smaltire nelle discariche o attraverso la distruzione negli inceneritori o nei termovalorizzatori (gli inceneritori in cui il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti è utilizzato per produrre energia).
Il tema è tornato su siti e giornali dopo che l’associazione francese Opération Mer Propre ha sostenuto che nei mari ci sarebbero già ora «più mascherine che meduse», e con l’inizio della scuola il WWF ha raccomandato di non disperderle nell’ambiente.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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