Si è tenuto questa mattina un incontro online tra l’Aotl (Associazione Operatori Turistici della Lunigiana) e varie realtà attive sul territorio, l’assessore regionale con delega alla connettività per una Toscana diffusa, Stefano Ciuoffo e il dirigente della Tim Fabio Ruggeri per presentare l’esito dell’indagine su un campione rappresentativo di attività turistiche lunigianesi diffusa tramite social nel mese di gennaio.
Dall’indagine emerge un dato che stride con l’adeguamento tecnologico ormai necessario, sia per gli adempimenti burocratici sia per le norme anti-Covid. Su 80 persone che hanno partecipato al sondaggio – tutti rappresentanti di strutture ricettive – negli ultimi sei mesi il 63,7% ha avuto disagi o malfunzionamenti che hanno interrotto o pregiudicato il servizio di copertura mobile, mentre su 49 risposte ben il 40,8% dei partecipanti ha affermato che il guasto permane tutt’ora.
“Il territorio Lunigianese nel 2021 ha ancora troppe zone ‘mute’, con frequenti guasti nella rete telefonica fissa e una limitata copertura, in alcune parti del tutto assente, della rete telefonica mobile” afferma l’Aotl sul suo sito in una lettera indirizzata a Ruggeri e a Ciuoffo, firmata da vicepresidente di Cia Massa Carrara Luca Maria Simoncini, dal presidente del Cna di Massa Carrara Paolo Bedini, dalla presidente della Coldiretti Massa Carrara Francesca Ferrari, dal presidente di Confartigianato Massa Carrara Sergio Chericoni, dal presidente territoriale di Confcommercio Massa Carrara Giorgio Caponi dal vicepresidente di Confcooperative Toscana Nord Umberto Giorgi, dal presidente di Confesercenti Toscana Nord Alessio Lucarotti, dal presidente di delegazione Confindustria Livorno e Massa Carrara Matteo Venturi, dal presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza, dalla presidente dell’Associazione Operatori Turistici Lunigiana Giovanna Zurlo e da Franco Gervasi dei Volontari Lunigianesi. Insomma un gruppo nutrito di portatori di interesse locale che hanno rappresentato l’esito dell’indagine e hanno chiesto a Tim se ci fossero in campo degli interventi per colmare il cosiddetto digital divide e alla Regione Toscana di mantenere alta l’attenzione sulla Lunigiana.
All’incontro oltre alle associazioni di categoria ha partecipato la maggioranza dei sindaci Lunigianesi, il consigliere regionale Giacomo Bugliani e la Camera di Commercio di Massa Carrara.
Pare che sia emerso dall’incontro che essendo il territorio inserito tra le aree bianche – quindi una zona con nessuna previsione di investimento privato per banda ultralarga nei prossimi tre anni – la Tim si possa prendere per ora solo l’impegno di intervenire in maniera più sollecita in caso di guasti. In questo senso un passo avanti è avvenuto con la presentazione tra i responsabili locali dell’azienda, gli amministratori pubblici e gli operatori, che potranno fare riferimento direttamente a loro in caso di problemi.
Inoltre nel corso dell’incontro è emerso che l’adeguamento della rete sia affidato a Open Fiber, quindi una società diversa da Tim che in questo caso può appunto intervenire solo sulla rete esistente che attualmente in numerose zone è ancora realizzata con doppino ritorto in rame.
Infine è stata rimarcata l’importanza dell’intervento pubblico per il mantenimento e l’accesso in caso di emergenza alle infrastrutture di competenza, ad esempio il sito sul Monte Giogo, irraggiungibile a causa dei disagi creati dalla neve.
L’indagine presentato oggi ha fatto quindi luce su molti aspetti complessivi mai evidenziati prima.
“Si tratta di un quadro sinottico di massima – prosegue la lettera indirizzata a Ruggeri e Ciuoffo – a cui hanno contribuito i dati raccolti attraverso l’indagine ‘social’ svolta dall’Associazione Operatori Turistici della Lunigiana (OTL) nel mese di gennaio 2021, supportata dalla condivisione da parte delle Amministrazioni locali agli operatori turistici della Lunigiana, che ha così coinvolto una ottantina di strutture ricettive (un campione abbastanza significativo a livello geografico). L’indagine suddetta è stata inoltre integrata con informazioni e documentazione fotografica reperite sul gruppo Facebook “Disservizi Tim in Lunigiana” che raccoglie dal 5 gennaio 2020, su iniziativa di un gruppo spontaneo di utenti del territorio e con il supporto di AECI “Associazione Consumatori Aulla”, una serie di segnalazioni di cittadini lunigianesi, abitanti in frazioni isolate da mesi, sia per danni a rete fissa che mobile. Si segnalano anche due petizioni on line sulla piattaforma change.org (create rispettivamente dai cittadini Marco Ciri e Ivo Capodieci) con raccolta di firme per richiesta di urgenti interventi in Lunigiana a garanzia di una copertura di rete telefonica e Internet che consenta un servizio costante e un diritto digitale per la cittadinanza.
Per ciò che concerne la telefonia fissa, è praticamente segnalato ovunque, al di fuori dei principali centri urbani capoluoghi di comune, un disservizio diffuso che sta creando enormi problemi di carattere di sicurezza pubblica oltre che economica. Tale problematica verosimilmente è legata a un’infrastruttura di rete obsoleta e non rinnovata nel corso degli anni, all’assenza di manutenzione e di applicazione di tecnologie di nuova generazione alle cabine telefoniche e alla rete di trasporto. L’implementazione di una infrastruttura di rete in fibra ottica, d’altra parte, procede a rilento e a macchia di leopardo, fermo restando che la parte di infrastruttura finale in rame risulta comunque obsoleta e non mantenuta. Per quanto riguarda la telefonia mobile, pur nella consapevolezza che il mercato sia caratterizzato da una pluralità di operatori telefonici, si ritiene necessario sviluppare un forte investimento che vada a coprire l’intero territorio, eliminando definitivamente le cosiddette zone bianche (a fallimento di mercato) e mute, e che sia aggiornato per consentire almeno la copertura Internet 4G su tutto il territorio, incluso quello periferico e montano”.