Crollo ponte sul Magra, Bugliani (Pd) : “Chi di dovere intervenga con celerità”
“Appena appresa la notizia mi sono recato sul posto assieme ad altri rappresentanti istituzionali. Adesso è il momento dell’emergenza e serve la collaborazione di tutti. Il nostro sistema di infrastrutture da troppi anni deve essere messo in sicurezza e questo implica la messa a disposizione di importanti risorse. Sono d’accordo con il Presidente della Regione quando dice che il Governo deve attribuire poteri speciali a tutte le istituzioni pubbliche per far partire dovunque i lavori già programmati e finanziati. Ora chi di dovere deve impegnarsi a trovare le risorse per intervenire con celerità. È il momento di agire e di mettere in movimento tutte le istituzioni pubbliche, che hanno gli strumenti per poterlo fare in tempi rapidi e in sicurezza”. Così il consigliere de Pd in Regione Giacomo Bugliani dopo essere stato sul luogo del crollo.
Nota stampa del segretario dei giovani Democratici della Lunigiana Andrea Ambrosi
Ieri i paesi di Albiano e Caprigliola si sono trovati davanti a una scena che ha dell’incredibile: il ponte che tutte le mattine percorrevano per andare ad Aulla oppure a Santo Stefano è crollato in pezzi sotto i loro occhi.
La paura che tragicamente abbiamo conosciuto con il disastro del ponte Morandi a Genova si è ripresentata, così come la paura che le nostre infrastrutture non siano sicure e per vera fortuna, questa volta, non ci sono vittime, ma se fosse capitato in un qualsiasi giorno fuori dalla quarantena staremmo facendo un bilancio molto più triste.
Il comune di Aulla, nella persona del sindaco Roberto Valettini, aveva più volte chiesto ad ANAS di verificare la stabilità del ponte per tutelare la sicurezza dei cittadini e ANAS ha sempre garantito che il ponte era stabile e che le preoccupazioni del Sindaco e della cittadinanza erano infondate.
Sulla questione indagherà la magistratura e non è nostro compito cercare i colpevoli che speriamo paghino per quella che si prospettava come una tragedia annunciata, noi come Giovani Democratici Lunigiana vogliamo fare un appello alle amministrazioni del territorio per sollecitare ulteriori controlli ai nostri viadotti, soprattutto con una metodologia che ne garantisca la sicurezza.
Non possiamo tollerare quanto successo, ci vuole massima chiarezza.
Bisogna attivare un piano serio d’investimenti nelle infrastrutture del nostro territorio per una riqualificazione delle strutture a rischio.
Non ci deve essere bisogno di un disastro per capire quanto sia importante la manutenzione e di conseguenza la sicurezza.
Dichiarazione di Marco Barzanti Segretario Regionale del PCI Toscana
Era ormai noto come il ponte delle polemiche e della paura. Il viadotto che, attraversando il fiume Magra, collegava la SP70 alla SP62 fra Toscana e Liguria, è crollato.
Un crollo annunciato, che non si è trasformato in una tragedia paragonabile a quella del Ponte Morandi soltanto grazie alla mancanza di traffico, dovuta alle restrizioni anti-Coronavirus.
Il vecchio ponte, costruito nel 1908, era pieno di crepe segnalate più volte dagli automobilisti. I tecnici dell’ANAS, dopo un sopralluogo, avevano escluso qualsiasi pericolo per la stabilità della struttura. E invece il ponte è collassato.
Siamo di fronte ad un nuovo risultato della mancanza di investimenti atti a mettere e mantenere in sicurezza le infrastrutture pubbliche.
Lo Stato deve dotare i soggetti competenti delle risorse necessarie per garantire la sicurezza dei servizi pubblici.
Occorre una politica pubblica di investimenti che risani e sviluppi le vie di comunicazione, potenziando i servizi di prevenzione e manutenzione, nazionalizzi e gestisca direttamente la rete autostradale, dia la priorità ai trasporti pubblici potenziando la rete ferroviaria, a cominciare da quella locale.
L’erogazione di finanziamenti a pioggia alle aziende sembra essere la politica che questo Governo vuol continuare a seguire, anche in questa situazione di crisi profonda. È invece arrivato il momento, se non si vuole far sprofondare l’Italia in un disastro senza vie d’uscita, che lo Stato imposti una programmazione democratica che faccia da volano a una ricostruzione economica fondata sullo sviluppo dei settori di pubblica utilità, sottomettendo gli interessi economici privati a quelli collettivi, come prescritto dalla Costituzione.
Il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, che ieri è rimasto fino a sera nel territorio di Aulla, precisa: “Per la Lunigiana è banco di prova dell’efficenza e dell’attenzione delle istituzioni per quest’area strategica per la Toscana”.
Ricostruire il prima possibile il ponte crollato ieri, tra Albiano e Caprigliola, nel territorio del comune di Aulla. “La ricostruzione dell’opera deve essere al centro dei nostri obiettivi, così come la manutenzione e la realizzazione di infrastrutture necessarie alla vita della Toscana e del Paese” dichiara Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, dopo che ieri, dal primo pomeriggio e fino a sera, è rimasto sul luogo del crollo partecipando anche a una serie di incontri istituzionali.
Quell’infrastruttura, ribadisce il presidente, “E’ vitale per la vita sociale ed economica in tutta l’area, come collegamento tra la Toscana e la Liguria”. In primo piano c’è un territorio costantemente valorizzato negli atti votati dall’assemblea toscana per l’intera legislatura: “Per la Lunigiana si tratta di un banco di prova per l’efficenza e l’attenzione delle istituzioni a quest’area strategica per la Toscana”. “Noi – continua Giani – dobbiamo essere all’altezza di rendere il nuovo ponte ricostruito simbolo della rinascita sul piano delle infrastrutture”.
“Il ponte deve essere fatto subito dove e come era – precisa Giani -fugando ogni retropensiero di ricostruirlo in altri tratti del fiume Magra”. E siccome si tratta di un’opera comunque complessa e costosa – 5 arcate e 4 piloni -, per il periodo tra la demolizione e la ricostruzione, nelle prossime settimane, potrebbe essere utile “considerare l’ipotesi della costruzione temporanea di un ponte Bailey o di altra struttura simile, sulla base di un impegno del Ministro della difesa attraverso l’attività dell’esercito con il Genio pontieri, che in altri casi è stato tempestivo e competente”. La proposta di Enrico Rossi commissario, come emerge dalle ultime ore, conclude Giani, “è una buona idea”.
“Per pura casualità – afferma Elisa Montemagni, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega– all’indomani del crollo del ponte di Albiano in Lunigiana, si è svolta la Commissione consiliare che si occupa, tra l’altro, d’infrastrutture”. “Ne abbiamo, quindi, approfittato- prosegue il Consigliere -per chiedere alcune cose all’Assessore Ceccarelli, proprio in merito alla situazione creatasi dopo il sinistro di Aulla e per consigliare, visto lo scarso traffico veicolare determinato dalle giuste restrizioni per contrastare il diffondersi del Coronavirus, di programmare magari una capillare attività manutentoria sulle strade della nostra regione.” “L’esponente della Giunta Rossi-precisa la rappresentante del Carroccio-ci ha risposto in maniera molto rassicurante, affermando che verranno stanziati alcuni milioni di euro proprio da destinare al settore e che per quanto riguarda il post-ponte, rivelando che la Regione si è già mossa per chiedere una rapida e funzionale ricostruzione dell’opera”. “Siccome-sottolinea Montemagni-come dice un famoso detto: ‘Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio’ abbiamo prontamente memorizzato quanto riferitoci dall’Assessore, ma monitoreremo, comunque, il tutto, pronti ad essere da pungolo costruttivo, qualora, come sovente è capitato in questi anni, dalle tante e forse troppe parole, poi, non si sia passati a fatti concreti”.
La dichiarazione dell’on. lunigianese e componente commissione Giustizia Camera sul crollo del ponte di Albiano Cosimo Ferri: “Fatto gravissimo, si faccia subito chiarezza, non oso immaginare cosa sarebbe successo a viabilità normale, senza le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Si accertino le cause del crollo, le responsabilità, erano state segnalate nel passato la presenza di crepe. Siamo stufi di opere pubbliche precarie e che crollano. Aspettiamo le valutazioni della magistratura ma è evidente che si debba aprire anche una riflessione politica sul tema di come si realizzano le opere pubbliche. Vedere crollare un ponte per una comunità e’ una tragedia grande che fa molta paura”.
“Quanto accaduto oggi con il crollo del ponte sul fiume Magra evidenzia l’urgenza di attuare un piano straordinario di verifica e di manutenzione alle infrastrutture del nostro Paese. Per fortuna sul ponte non c’era il solito traffico quotidiano, a causa delle restrizioni sugli spostamenti legate all’emergenza COVID-19, altrimenti sarebbe stata una strage. Ma la cosa più grave, è che ad Anas erano state segnalate da tempo le criticità e a seguito di alcuni controlli, vennero escluse situazioni di pericolosità tali da compromettere la sua funzionalità statica e di conseguenza non furono giustificati provvedimenti emergenziali. La ministra De Micheli assuma tutte le iniziative per accertare al più presto le responsabilità di quanto accaduto e predisponga, di concerto con le amministrazioni locali, un piano straordinario di controllo e di messa in sicurezza delle infrastrutture del nostro territorio nazionale e, in particolare, dei territori fortemente colpiti da eventi alluvionali”. Lo affermano i deputati di LeU Federico Fornaro e Luca Pastorino che sul caso del ponte crollato sul fiume Magra hanno presentato una interrogazione al Ministero dei Trasporti.
“Chi non ha ascoltato le segnalazioni dei cittadini e degli automobilisti arrivate ripetutamente nel tempo circa la presenza di crepe sul ponte di Albiano Magra crollato pochi minuti fa? Si è sfiorato il dramma, chi è responsabile faccia mea culpa»: ad arrabbiarsi è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti dinanzi alle immagini impressionanti del ponte tra la Statale della Cisa e la Provinciale di Albiano, frazione del comune di Aulla nella provincia di Massa Carrara, crollato alle 10.22 di questa mattina.
“Sono arrabbiato e allibito. Non conto più – ricorda Marchetti – le segnalazioni che le comunità locali e gli utenti della ormai ex infrastruttura hanno rivolto alle istituzioni circa le crepe perfettamente visibili sul ponte. Le persone vanno prese sul serio e ascoltate, non prese sempre di tacco come se le loro fossero polemiche pretestuose. Perché Provincia, Regione e Governo in questo caso non lo hanno fatto? Quel ponte è venuto giù come un castello di carte e solo per un caso, date le restrizioni alla circolazione imposte dall’emergenza coronavirus, non ci sono state vittime».
Un mezzo in transito in effetti c’era: «Un furgone rosso è rimasto in bilico sulla carreggiata troncata – ricostruisce Marchetti – proprio come accadde per il furgoncino verde sul ponte Morandi a Genova. Il conducente si è messo in salvo. Io lo considero un miracolo di Pasqua. Ma considero anche la responsabilità di chi avrebbe dovuto ascoltare e non l’ha fatto, di chi avrebbe dovuto verificare e non l’ha fatto o ha fatto male, di chi avrebbe dovuto tutelare l’incolumità dei cittadini e su questo ha fallito. Quel crollo è un disastro, Pd e sinistre ammettano le proprie sottovalutazioni”.