Creato il Distretto Rurale castanicolo toscano, dentro anche la Lunigiana - castagne, lunigiana

Creato il Distretto Rurale castanicolo toscano, dentro anche la Lunigiana

È stato firmato ieri a Firenze, nella sede della presidenza della Regione Toscana, l’accordo che istituisce il Distretto rurale castanicolo toscano. Si tratta di uno strumento atteso da tempo, frutto di tre anni di confronto, con l’obiettivo di rilanciare la castanicoltura, settore cruciale per l’economia rurale e parte integrante dell’identità e del paesaggio toscano.

La Toscana diventa così la seconda regione, dopo la Campania, a dotarsi di un distretto dedicato, che avrà il compito di contrastare lo spopolamento, recuperare castagneti abbandonati, promuovere innovazione e sostenibilità, tutelando al contempo il patrimonio storico e culturale legato al castagno.

Il distretto, che coinvolgerà 173 comuni, sarà guidato da ANCI Toscana con il supporto dei GAL e nascerà come luogo di governance partecipata tra istituzioni, associazioni, imprese agricole e comunità locali. Una volta completato il progetto economico-territoriale, verrà iscritto nel registro nazionale dei distretti del cibo.

«Questa firma rappresenta un momento storico per la Toscana e per tutti i territori che vivono di castanicoltura. – commenta il presidente dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, Gianluigi Giannetti – Con il distretto vogliamo dare forza a un comparto che non ha solo valore economico, ma anche culturale, ambientale e identitario. È un impegno concreto per sostenere le comunità locali, contrastare lo spopolamento e rafforzare il legame tra tradizione e innovazione».

«Per il settore è un punto di arrivo importante, – chiude Vittorio Marcelli, vicepresidente del Distretto Rurale della Lunigiana – Con il distretto non ci saranno differenze fra territori. E’ un punto di partenza e non di arrivo. Resta ora da definire l’operatività, il soggetto gestore e un gruppo che abbia voglia di lavorare.»

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