“Proprio nel giorno in cui il Governo del cambiamento assume una posizione di chiusura sulla TAV, Legambiente riconosce l’importanza strategica del raddoppio della c.d.”Pontremolese”. Davanti ai “No” ideologici, l’Italia che produce, ma che ha anche a cuore l’ambiente, risponde ancora una volta”, afferma Cosimo Maria Ferri, con riferimento all’attuale governo italiano.
“Un Governo” -ribadisce il deputato- “che è riuscito a scontentare tutti: gli imprenditori che chiedono a gran voce una rete di infrastrutture che garantisca competitività sui mercati, i cittadini che necessitano di collegamenti efficaci e anche le associazioni ambientaliste che ritengono vitale, per la tutela dell’ambiente, ridurre il trasporto su gomma”.
“Tutte queste ragioni, espresse sulla TAV, ritornano oggi a sostegno della Pontremolese”, continua Ferri, considerando quello della linea ferroviaria Pontremolese “un intervento, auspicato da più parti da circa 25 anni, che rappresenta un’opera urgente e strategica sia per il pendolari sul territorio (verso Parma e verso la Spezia) sia come parte del completamento del Corridoio Tirreno-Brennero ferroviario per il traffico merci”.
Un intervento, afferma il depuatato, che la stessa Legambiente ha riconosciuto essere dall’enorme potenziale.
“Le risorse ci sono“-aggiunge Ferri- “nel 2018, infatti, parte degli stanziamenti erano stati individuati dal governo Gentiloni e l’opera era stata reinserita nel programma pluriennale degli investimenti di RFI”.
“Mi auguro” -conclude il deputato- “che vi sia finalmente una presa di coscienza forte sulla necessità di garantire al Paese una rete di infrastrutture moderna che ci renda protagonisti in Europa”.