Con il voto favorevole dei gruppi consiliari Centro sinistra per Massa-Carrara e Azione e l’astensione dei gruppi Forza Italia e Lega-Fratelli d’Italia, il consiglio provinciale di Massa-Carrara ha approvato il resoconto di gestione del 2023
“Sulla base dei nove parametri richiesti, che sono tutti negativi – ha detto il presidente della Provincia illustrando il consuntivo – l’ente è da considerarsi non deficitario: è questo un elemento ovviamente importante che, assieme ai 31 milioni di euro della cassa ci consegna un quadro di un ente che non nuota nell’oro ma che ha un bilancio sano, anche se con poche possibilità di manovra”.
Il consuntivo 2023 ha un risultato di amministrazione pari a 14 milioni 589 mila euro circa che è suddiviso in una parte accantonata di circa 1 milione e 509 mila euro, tra cui 850 mila euro per il fondo rischi spese legali e 620 mila euro per il rinnovo dei contratti dei dipendenti.
La parte vincolata, cioè quella dei fondi che hanno un vincolo di destinazione in base a leggi o principi contabili, ammonta a 9 milioni 747 mila euro: ci sono tra questi i vincoli derivanti da trasferimenti, per 9 milioni 112 mila euro circa.
È una cifra questa importante che deriva da trasferimenti dello Stato, per 4 milioni 700 mila euro e sono le risorse girate dal Ministero dell’interno per la messa in sicurezza dei ponti, ai quali si aggiungono 2 milioni e 83 mila euro sempre dal Ministero dell’interno per la messa in sicurezza della rete viaria, somme confluite in avanzo.
“Questa cifra – ha spiegato il presidente – è confluita in avanzo non perché non siamo stati in grado di spenderla: sono somme che ci trasferiscono indipendentemente dal fatto che poi si facciano le gare di appalto. Siamo partiti il primo anno da circa 3 milioni di euro, un trasferimento che ci è stato assegnato alla fine dell’anno e che ovviamente non poteva essere speso entro il 31 dicembre e quindi questa operazione ha fatto sì che si accumulasse un avanzo destinato. C’è da dire, però, che sono state spese cifre importanti nel frattempo per circa 5 milioni di euro e il resto è in fase di appalto”.
Tolta la parte dell’avanzo destinata agli investimenti, per circa 1 milione 491 mila euro, resta la quota dell’avanzo libero di amministrazione che ammonta a 1 milione 840 mila euro circa.
“Per capire come mai si è formata questa cifra così importante – ha concluso il presidente – occorre rilevare che è stata determinata in parte dal fatto che nel 2023 si è liberata una quota del fondo rischi per 439 mila euro e che altri 430 mila euro si sono liberati dall’accantonamento che avevamo fatto in via prudenziale per gli aumenti dei costi dell’energia, fino a quando il ministero ha chiarito che quelle erano risorse che potevano essere spese. Sono infine confluiti nell’avanzo libero anche gli 87 mila euro derivati dalla rinegoziazione dei mutui. Sono risorse che comunque mettiamo a disposizione delle somme urgenze sulla viabilità come quelle che hanno interessato il nostro territorio nell’ultimo periodo”.
Un altro dato del consuntivo da mettere in risalto per l’attività amministrativa è quello dei termini dei pagamenti: rispetto alla media dei termini delle scadenze l’Amministrazione provinciale è anticipo di 9 giorni.