Iniziativa lodevole, per il rappresentante del Comitato in Difesa del Diritto alla Salute in Lunigiana G. Mazzoni, quella dell’amministrazione del Comune e AVIS di Fivizzano, che hanno deciso di attivare uno screening gratuito sul nostro territorio.
“Il nostro Comitato ha in più occasioni segnalato, e in ultimo in un articolo del 16 dicembre, la necessità di intraprendere un percorso di maggiore tutela della la salute dei cittadini attraverso attività di contact tracing e mappatura del nostro Comune con l’obbiettivo di individuare ed isolare eventuali micro-focolai e conseguentemente dove necessario richiedere l’attivazione delle procedure di screening allargato come previsto nell’ordinanza regionale 107. Abbiamo inoltre rimarcato con forza già all’inizio della prima ondata pandemica l’essenzialità dell’assistenza a domicilio nei confronti dei pazienti positivi, dalla comparsa dei primi sintomi”.
“Confidando nella possibilità di una replica in futuro di questa iniziativa, magari chiedendo un coinvolgimento della regione Toscana stessa con l’obbiettivo di avere a disposizione un maggior numero di test rapidi antigenici, ci permettiamo di porre l’attenzione anche sui limiti diagnostici di tali test, sull’importanza di come il test viene realizzato, della fase pre-analitica che potrebbe ulteriormente falsificare l’esito del tampone antigenico, un invito quindi, anche per le persone che risulteranno negative a continuare a mantenere alta la soglia di attenzione”.
“Abbiamo segnalato inoltre in più di un’occasione al sindaco e all’Amministrazione comunale un’evidente disparità di trattamento nella tempistica e nei quantitativi di mascherine consegnate nei vari territori della Toscana, a noi del Comitato risulterebbe che in alcuni Comuni vengano tutt’oggi distribuiti alla popolazione ogni quindici giorni i dispositivi di protezione, mascherine chirurgiche ed ffp2″.
“Questa situazione meriterebbe, secondo noi, quantomeno un chiarimento da parte dei responsabili a livello regionale. Per quanto riguarda inoltre la situazione sanitaria locale evidenziamo ancora una volta un ingiustificato immobilismo di questi mesi, che per la verità si protrae da anni ormai, anche sulle questioni essenziali per la sicurezza dei cittadini, per quel che riguarda le problematiche relative all’emergenza-urgenza ad esempio, che in un momento come questo dove in tutta Italia ci si sta adoperando per incrementare e potenziare la sanità sui territori e nelle strutture ospedaliere, non ci fa ben sperare”.