Riceviamo e pubblichiamo una nota di del Segretario Generale CISL Funzione Pubblica Toscana Nord Enzo Mastorci:
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Debito si, debito no. Leggiamo sulla stampa varie dichiarazioni con rimpalli di responsabilità che non ci appassionano poiché immaginiamo che il Sindaco Bellesi abbia amministrato il proprio comune nel miglior modo possibile alla pari dei Sindaci che lo hanno preceduto.
Ci appassiona e ci sta a cuore invece il tema legato alla gestione del personale dipendente troppo spesso messo “ alla berlina “ da questa Amministrazione.
Dopo una serie di incontri con la Amministrazione, che ci ha convocato con grande fatica e con colpevole ritardo, ad oggi non viene rispettato quanto dettato dal Contratto Collettivo Nazionale.
Questa lacuna ci ha costretto ad indire uno stato di agitazione interessando anche il Prefetto di Massa Carrara, come previsto dai protocolli.
Ad oggi al di là di una risposta fuorviante che ancora una volta ci parlava dell’ipotetico dissesto e delle loro difficolta. Intanto nessuna risposta era stata richiesta perché casomai avrebbe dovuto convocarci, ma rimaniamo stupiti dall’atteggiamento dell’Amministrazione comunale che a fronte di un disagio ed un aggravio di lavoro nega il dialogo al personale dipendente e nega l’applicazione integrale del CCNL.
Perché il Sindaco non apre un “ tavolo serio “ dove si parli dell’orario di lavoro come la CISL FP ha richiesto ed è stata costretta a dichiarare lo stato di agitazione ? Ci stupisce molto anche dell’atteggiamento del Prefetto Aprea che nonostante conosca la situazione economico finanziaria del Comune di Villafranca in Lunigiana non convochi un apposito tavolo, come prevedono le procedure di raffreddamento dei conflitti.
L’Ufficio tecnico tra poco sarà azzerato, il tecnico a tempo determinato in servizio da anni non è stato confermato, nel mentre la Responsabile dello stesso Servizio ha presentato le dimissioni.
Tutto questo accade senza che il Sindaco o chi per lui batta un colpo !
La situazione ci appare gravissima e al di là delle questioni legati al bilancio, lavoratori che da anni sono tutti soggetti ad un enorme stress lavorando in situazione di precarietà organizzativa e con una dotazione organica insufficiente.
Forse un maggior dialogo favorirebbe il benessere organizzativo interno e da questo ne gioverebbe sicuramente anche l’Amministrazione.