Acquistare una casa all’asta rappresenta un’ottima occasione per ottimizzare i costi d’acquisto di un’abitazione e contribuire al recupero di immobili che molto probabilmente finirebbero per essere perduti, andando ad alimentare l’alto numero di edifici in stato di abbandono presenti nel nostro paese.
Secondo i dati di Astasy Analytics di Npls, nel 2022 in Toscana sono stati messi all’asta 7,864 immobili, il 7% del totale e la regione è al quarto posto in Italia per numero di esecuzioni di aste immobiliari.
Un patrimonio, dunque, da tenere in considerazione, anche perché i costi di una casa all’asta sono molto più bassi rispetto a quelli del mercato immobiliare. È vero che queste tipologie di abitazioni spesso necessitano di ristrutturazioni importanti, ma oggi c’è una soluzione per ridurre le spese di riqualificazione: le case all’asta si possono ristrutturare con i bonus 2023.
Bonus 2023: come ristrutturare case all’asta
Nella legge di bilancio 2023 i bonus edilizi si estendono a tutte le tipologie di abitazioni. L’obiettivo è quello di rendere più efficiente il parco immobiliare italiano per riuscire ad essere in linea con gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni. Le case all’asta si possono dunque ristrutturare con tutte le agevolazioni previste, come il bonus ristrutturazione, l’ecobonus, il Sismabonus, il Superbonus e il bonus mobili. Scopriamo quali sono i requisiti e i lavori ammessi.
Case all’asta: bonus ristrutturazioni
Il bonus ristrutturazioni è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e consente una detrazione del 50% delle spese sostenute per la manutenzione straordinaria, il risanamento conservativo, il restauro, la sostituzione di infissi e serramenti e tutti gli interventi volti a migliorare la struttura dell’edificio e l’efficientamento energetico.
Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro per unità immobiliare e il rimborso viene effettuato con rateizzazione Irpef annuale per 10 anni.
Il Superbonus 2023 per le case all’asta
Il Superbonus 2023 prevede un’aliquota del 90% e non più del 110% per la realizzazione di interventi di efficientamento energetico delle abitazioni. Ha anche diversi requisiti, a seconda della tipologia di immobile. Per le villette unifamiliari, il Superbonus è possibile richiederlo solo per la prima casa e solo per chi ha un reddito inferiore a 15.000 euro con il calcolo del “quoziente familiare”.
Per i condomini i requisiti vanno valutati in base alle tempistiche della presentazione della domanda:
- delibera dell’assemblea entro 19 dicembre 2022 e CILAS entro il 31 dicembre 2022;
- per i lavori deliberati tra il 19 e il 24 novembre e CILAS presentata entro il 25 novembre;
- aver effettuato richiesta del titolo abilitativo per demolizione-ricostruzione prima del 31 dicembre 2022.
Per avere ben chiaro quali sono i documenti necessari per ottenere l’agevolazione e ottenere il massimo dai bonus edilizi, il consiglio è di affidarsi ad un team di professionisti per la ristrutturazione della propria casa a Pisa, come quello di Bassetti Home Innovation e richiedere un progetto su misura, studiato ad hoc per la situazione.
Sismabonus ed ecobonus
L’Ecobonus e il Sismabonus saranno in vigore fino al 2024.
L’Ecobonus prevede una detrazione che va dal 50% al 65% per i lavori che hanno come obiettivo l’efficientamento energetico e non possono essere realizzati attraverso il Superbonus.
Il Sismabonus è invece destinato alla messa in sicurezza degli edifici che si trovano in zone ad alto rischio sismico. L’aliquota prevista va dal 50% all’85%.
Bonus Mobili ed elettrodomestici
Tutte le abitazioni oggetto di un intervento di ristrutturazione, possono chiedere anche un’agevolazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici con un tetto di spesa di Euro 8.000 per il 2023. Rientrano nell’agevolazione i forni in classe A; lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie in classe E; frigoriferi e congelatori in classe F.