mercoledì 11 Settembre 2024

Carrara, la Uil Fpl denuncia: "Lavoratore di una cooperativa vessato da comportamenti offensivi"

“Non possiamo accettare che un lavoratore di una cooperativa che opera all’interno della casa di riposo Regina Elena a Carrara possa essere vittima di comportamenti offensivi, diffamatori e vessatori da parte di un dipendente della stessa struttura senza che la direzione prenda opportune e doverose contromisure in tempi rapidi”. A denunciarlo è il segretario della Uil Fpl Massa Carrara, Claudio Salvadori, che proprio giovedì mattina ha avuto un incontro urgente con il direttore.

“Le cose non stanno andando nella direzione giusta – incalza Salvadori – perché questo dipendente del Regina Elena a quanto ci risulta starebbe spargendo voci diffamatorie nei confronti del lavoratore creando un’atmosfera assolutamente insostenibile. Comportamenti così vessatori che stanno spingendo l’operatore della cooperativa, nostro iscritto, verso una crisi depressiva. La risposta della direzione del Regina Elena non può essere semplicemente di ‘stare tranquillo’ e che a oggi dalle sue verifiche non sarebbe ‘emerso niente’. E allora è chiaro che se nulla è emerso nei confronti del lavoratore si tratta di un’opera meramente diffamatoria e chi ne è la causa deve subirne le conseguenze perché questa situazione si protrae da troppo tempo. Si tratterebbe di una discriminazione evidente da parte di un dipendente del Regina Elena che rispetto all’operatore di una cooperativa gode oltretutto di una copertura e di una condizione contrattuale molto più favorevole”.

Il segretario della Uil Fpl contesta anche il metodo utilizzato dalla dirigenza a oggi: “Sostengono di aver fatto delle verifiche con gli altri dipendenti della struttura. Ma questi chiarimenti verbali rischiano di mettere in imbarazzo e difficoltà tutto il gruppo dei lavoratori. Abbiamo già segnalato tutto alla stessa cooperativa – conclude Salvadori – e, se tutto dovesse essere confermato, siamo pronti a tutelare senza ulteriore indugio il nostro iscritto nelle sedi opportune, riportando tutta la vicenda sin da subito ai nostri legali”.

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