“C’è preoccupazione ad Arpiola per i miasmi che si sono profusi nei pressi della centrale a biomasse voluta dall’amministrazione Novoa. La gente non ne può più – scrive il gruppo consiliare Cambiare Mulazzo in una nota stampa – e non ne possiamo più nemmeno noi. Il sindaco Claudio Novoa prenda atto e chiuda questa centrale puzzolente ed inefficiente. Lui l’ha voluta, lui se la porti vicino a casa sua, così capirà quello che significa vivere vicino ad una fogna.
I consiglieri spiegano di essere preoccupati anche per la salute pubblica. “Domani invieremo ad Asl ed Arpat una richiesta di analisi della qualità dell’aria. A noi sta a cuore la salute pubblica e non ci interessano gli interessi privati di chi vuol far soldi infischiandosene di tutto e di tutti. Se è tutto a posto Novoa non si preoccupi, ma siccome ogni due per tre la centrale è chiusa e quando è aperta puzza se fossimo in lui la chiuderemmo domani”.
Affermano che a breve partirà anche una raccolta firme: “Se non la chiude ci penseremo noi a farla transennare. Novoa ed i suoi fanno pubblicità alle bellezze di Mulazzo e poi lasciano che una centrale domani cattivi odori per tutto il paese. Se vogliono promuovere il turismo ambientale, i sentieri, una qualità di vita sostenibile lo devono fare sul serio, non per finta. Quindi vogliamo sapere quanti costa la centrale all’anno e quanto entra, nelle casse del comune. Vogliamo tutti i dati relativi alle emissioni da quanto è aperta ad oggi. Vogliamo sapere quanto investe il proprietario nei filtri e nel funzionamento della centrale e quanto guadagna dalla gestione. La pacchia è finita per tutti”.
Nei prossimi giorni sarà costituito il Comitato “Arpiola aria pulita – No alla centrale a biomasse”.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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