ASL Toscana Nord Ovest replica alle polemiche suscitate dopo il caso del 118 di Fosdinovo:
A seguito del recente intervento del sindacato Snami sulla questione del personale e della postazione 118 di Fosdinovo, l’Azienda USL Toscana nord ovest evidenzia l’infondatezza dell’affermazione secondo cui non vi sarebbe “una reale carenza di medici a Fosdinovo”.
Infatti, nonostante l’impegno costante dell’Azienda per reperire il personale e le forme di incentivazione da tempo messe in atto, il personale medico dell’emergenza territoriale continua a ridursi, tanto che oggi l’Asl sconta una carenza di dotazione di 34 medici, 22 nella sola area nord (Massa Carrara, Lucca e Versilia).
È inoltre grave e stupisce che questa organizzazione sindacale, sicuramente a conoscenza delle dinamiche aziendali, parli di “tagli ai servizi essenziali” con riferimento all’opera di innovazione portata avanti nel settore dell’emergenza urgenza, nel pieno rispetto delle linee guida nazionali e regionali, per far fronte ad una situazione di grave difficoltà.
Negli ultimi anni, infatti, nel sistema 118 ci sono stati notevoli cambiamenti con l’introduzione di nuovi modelli organizzativi, rinnovate figure professionali, moderne tecnologie, evoluzioni in ambito formativo delle sue varie componenti e nuovo ruolo delle Centrali operative.
Questi innovativi modelli organizzativi, messi in atto anche nell’ambito territoriale di Massa Carrara, non hanno comportato alcuno scadimento ma semmai il miglioramento del servizio assicurato nel settore dell’emergenza-urgenza, mantenendo al contempo un corretto impiego del personale alla luce delle previsioni contrattuali, un aspetto che dovrebbe essere particolarmente caro anche alle organizzazioni sindacali.
L’Azienda sanitaria ribadisce che la vicenda di Fosdinovo rientra in un problema più ampio di livello regionale e che la Regione stessa sta affrontando la questione, ferma restando la disponibilità dell’Asl, con i suoi professionisti, a un confronto con il territorio.