7 Novembre 2024, giovedì

Aggressione sessuale a La Spezia, il Sindaco Peracchini: "Un crimine odioso e inaccettabile"

A seguito dell’aggressione a sfondo sessuale che ha visto vittima una nostra concittadina, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara quanto segue:
“Mi sono preso una giornata di riflessione prima di intervenire pubblicamente sull’inaudita violenza a sfondo sessuale che ha subìto una nostra concittadina, perché credo sia doveroso che un Sindaco non parli sull’onda dell’emozione, ma cerchi di ritrovare, per il bene di tutti, quel senso di comunità che chiaramente abbiamo smarrito nell’apprendere questa notizia.
Conosco personalmente la vittima della violenza, e come le ho già espresso in privato, vorrei rinnovarle pubblicamente, a nome mio e di tutta la Città vicinanza e solidarietà, con l’assoluta certezza che ogni spezzino le abbia rivolto un pensiero in questo momento così drammatico.
Un crimine così efferato ha gettato nello sconforto più cupo tutta la Città e tutta Italia perché è semplicemente inaccettabile e vergognoso che nel 2020, nel nostro Paese, un uomo possa anche solo pensare di essere in diritto di violentare una donna. E’ un comportamento disumano e indegno di una comunità civile, e tutta la Città lo condanna fermamente.
Ancor più inaccettabile, però, è che il crimine sia stato perpetrato da un uomo senza permesso di soggiorno perché ha violato due volte il patto di ospitalità con la Città: non aveva i documenti necessari per far parte della nostra comunità e, nonostante questo, si è macchiato di uno dei reati più gravi contro la persona ai danni di una nostra concittadina.
Non sarò mai grato abbastanza ai cittadini che l’hanno soccorsa, alle forze dell’ordine e in particolare alla Polizia di Stato, al personale femminile della Squadra Mobile e alla Questura, che in poche ore hanno arrestato il colpevole di questo efferato crimine ma, allo stesso tempo, sono preoccupato per il corso che avrà la giustizia. Auspico, infatti, una giustizia veloce e severa, ma non nascondo che il Parlamento dovrebbe attivarsi affinché chi si macchia di reati gravi contro la persona e si trova nel nostro Paese senza permesso di soggiorno, riceva un rapido processo e un’immediata espulsione.
La mala gestione dell’immigrazione del nostro Paese non può essere scaricata tutta sui territori e sui Comuni: la nostra Amministrazione ha messo al primo posto della sua agenda politica la sicurezza e le pari opportunità, con investimenti e sinergie fondamentali con le altre istituzioni a tal punto che il tasso di criminalità alla Spezia è diminuito del 30% in tre anni. Sono dati che chiaramente oggi non ci consolano affatto, perché è inutile fare sacrifici, predisporre le forze dell’ordine giorno e notte a presidiare il territorio, esponendoli anche al rischio della propria vita, se poi salta il patto di umanità fra le persone.
Non ci si può permettere una politica ipocrita e buonista quando la diretta conseguenza della mala gestione del controllo dell’immigrazione è lasciare allo sbando più totale persone che vagano per le nostre Città senza un documento, senza un lavoro, senza una casa, senza uno scopo. E’ chiaro che si crea un cortocircuito di politiche spregiudicate rivestite di falsa accoglienza. Per questo, una politica più efficace nel controllo e nella gestione dell’immigrazione deve essere accompagnata verso percorsi finalizzati all’inserimento nelle comunità e, in caso di reato, a pene ancor più severe per chi non rispetta il patto di ospitalità che deve vigere fra la persona e la comunità che lo accoglie fino all’ottenimento della cittadinanza italiana”.

Diego Remaggi
Diego Remaggihttp://diegoremaggi.me
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.

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