Vi è mai capitato di cominciare una nuova esperienza di vita e di conoscere qualcuno che vi facesse da accompagnatore e supporto nei primi mesi? All’università, in un nuovo lavoro o in un’associazione di volontariato. Spesso si è affiancati da chi già conosce quella realtà e può aiutarea inserirvici con serenità, insomma fa da cicerone per i nuovi arrivati.
In Lunigiana si sente spesso parlare di accoglienza in accezione turistica. Martedì 8 Aprile, il gruppo Io Vivo in Lunigiana ha voluto parlare si di accoglienza, ma di nuovi abitanti. Quando si parla di spopolamento le priorità sono molte: la mancanza di case in affitto o in vendita, i servizi barcollanti, il lavoro, ma il gruppo Io Vivo in Lunigiana sostiene che le l’accompagnamento di chi, già oggi, trasloca nei nostri comuni, possa aiutare a superare le difficoltà iniziali.
Chi è e cosa fa una comunità accogliente? La comunità accogliente è un gruppo di persone che diventa punto di riferimento per i nuovi abitanti. Li aiuta nelle prime fasi del trasferimento, sia nelle questioni più pratiche, come per esempio la ricerca di artigiani per la ristrutturazione della casa, la scelta della scuola per i bambini o il suggerimento delle aziende agricole dove poter acquistare, sia nella presentazione del territorio e delle sue persone, come il coinvolgimento nelle associazioni del luogo o l’invito a eventi dove poter entrare in contatto con gli altri abitanti.

Lo scopo è quello di far si che le persone che si trasferiscono, non emigrino nuovamente ma diventino parte integrante delle comunità e vadano a costituire quel nuovo capitale umano tanto urgente in molti paesi lunigianesi.
I partecipanti all’incontro hanno attivamente lavorato per capire come far partire la comunità accogliente e come promuoverla. La collaborazione di bar, botteghe di vicinato, agenzie immobiliari, spesso primi luoghi di contatto dei nuovi abitanti, può essere fondamentale per far si che chi si trasferisce viene a conoscenza di questo servizio.
“Un ruolo importante lo possono giocare anche le amministrazioni” afferma Benedetta Dadà del Comitato Idee per il RiPop, “le quali sui propri siti internet e pagine social possono dedicare uno spazio alla descrizione della vita nei paesi e alla promozione dei servizi presenti sul territorio, oltre che a far conoscere le opportunità lavorative in quei luoghi. Sarebbe un modo per far emergere il carattere accogliente di quella comunità e quindi per promuoverla come luogo dove abitare e non solo dove fare vacanza”