sabato 22 Febbraio 2025

I Carabinieri incontrano gli studenti delle scuole medie di Pontremoli e Bagnone

I Carabinieri della Compagnia di Pontremoli, nell’ambito delle iniziative promosse dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, hanno avviato una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie della Lunigiana. I primi a partecipare all’iniziativa sono stati, il 5 febbraio scorso, gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Pietro Ferrari” di Pontremoli (MS) e, nella mattinata di ieri, quelli dell’Istituto di Istruzione Superiore “Pacinotti-Belmesseri” di Bagnone (MS). I temi trattati sono stati la “Cultura della Legalità”, il “Bullismo” e il “Cyberbullismo”.

L’attività di sensibilizzazione, che si inserisce nella quotidiana e assidua collaborazione dell’Arma con gli istituti scolastici del comprensorio lunigianese, ha l’obiettivo di stimolare nei giovani, futuri cittadini adulti, un forte senso civico volto alla salvaguardia della legalità.

Nello specifico, i militari dell’Arma hanno illustrato ai ragazzi cosa sia il fenomeno del bullismo, le diverse forme in cui si manifesta (fisico, verbale, psicologico, cyberbullismo), i soggetti coinvolti (bullo dominante, aiutante del bullo, sostenitori del bullo, vittima, difensore della vittima e maggioranza silenziosa) e le conseguenze per gli autori.

Particolare attenzione è stata posta sulle vittime e sull’importanza della denuncia come strumento per tutelare i propri diritti. Agli studenti sono state fornite anche indicazioni utili per riconoscere e segnalare situazioni di rischio.

L’obiettivo dell’Arma, condiviso dalle scuole, è quello di creare una società più sicura e inclusiva per i giovani, priva di ogni forma di violenza, in cui ciascuno possa sentirsi protetto e al sicuro. Il bullismo, fenomeno sociale complesso e preoccupante, può avere effetti devastanti, soprattutto sui ragazzi più fragili, con ripercussioni sul loro sviluppo fisico e psicologico.

I Carabinieri hanno voluto trasmettere un messaggio chiaro: non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto. Famiglia, amici fidati, insegnanti e Forze di Polizia rappresentano un supporto fondamentale. Denunciare non è un segno di debolezza, ma di coraggio.

Infine, i militari hanno ricordato ai giovani l’importanza di fidarsi delle Forze di Polizia, sempre disponibili ad ascoltare, intervenire e tutelare i diritti di tutti, in particolare delle persone più vulnerabili.

Gli incontri proseguiranno anche nelle prossime settimane in altre scuole medie e superiori di tutta la Lunigiana.

Redazione
Redazione
Desk della redazione, con questo account pubblichiamo comunicati stampa, eventi e notizie di carattere regionale e nazionale

Ultime Notizie

Altri articoli