domenica 22 Dicembre 2024

Addio a Luigi Lucchi, carismatico e indimenticabile sindaco di Berceto

Martedì è venuto a mancare Luigi Lucchi, figura iconica e carismatica, a lungo sindaco di Berceto. Un uomo di grande creatività, passione e coraggio, capace di trasformare il suo territorio in un luogo unico, ricco di fascino e attrattive.

Le sue iniziative, dalla celebrazione di un funerale simbolico alla costruzione di una “Tomba di Paperon dei Paperoni”, testimoniano una mente vivace e innovativa, sempre proiettata verso il bene e la valorizzazione del suo paese. Lucchi ha lasciato un’eredità fatta di amore per l’Appennino, un’eredità che sarà difficile eguagliare, ma impossibile dimenticare.

Tra le sue azioni più sorprendenti e provocatorie: l’assegnazione della cittadinanza onoraria al leader curdo Abdullah Ocalan, che suscitò scalpore a livello internazionale; l’invito rivolto a re Carlo d’Inghilterra; e l’ordinanza natalizia che, con ironia, imponeva ai cittadini di essere buoni. Ha portato a Berceto eventi memorabili, come l’arrivo dei Sioux, e scritto lettere indirizzate persino al Vaticano, sempre con il territorio e i suoi valori al centro.

Lucchi si è spento a 69 anni, dopo una lunga battaglia contro la malattia, affrontata con il consueto coraggio e la sua nota irriverenza. Militante del PSI e profondamente amato dalla sua comunità, è stato spesso al centro dell’attenzione mediatica nazionale per le sue iniziative audaci, sempre orientate a proteggere e promuovere la sua terra.

Poche ore prima di morire, ha condiviso il suo ultimo messaggio su Facebook, un vero e proprio testamento spirituale:

“QUI BERCETO
LA MIA VITA POGGIA…
TUTTA LA MIA VITA, ANCORA ADESSO, S’E’ APPOGGIATA E SI POGGIA, SUL FATTO, CHE IN TANTI MI HANNO VOLUTO E MI VOGLIONO BENE.
SI POGGIA SU COSE IMPARATE IN CASA DA MIO PADRE, MIA MADRE, MIO ZIO E ZIE (non avercela con nessuno, parlare con tutti, non usare mai la cattiveria per nessuno: perdona sempre).
SI POGGIA SULLA PASSIONE POLITICA.
S’E’ ANCHE SEMPRE APPOGGIATA SUL MONITO CHE MI HA FATTO MIO ZIO DON GIUSEPPE QUANDO HA SAPUTO CHE MI ERO ISCRITTO AD UN PARTITO, IL PSI:
‘Luigi, se puoi aiuta tutti ma in cambio non pretendere neppure un caffè.'”

Redazione
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