Sarà Carlo Ferrari uno dei due soci del Rotary Club Lunigiana in partenza per l’Ucraina. «Il progetto nasce dalla necessità di fornire supporto in un paese in cui la guerra continua a imperversare, in un paese che ha bisogno della nostra solidarietà. Io per lavoro ho vissuto per molti anni nei due paesi ed in particolare proprio in Ucraina, fino a poco prima dell’invasione russa. Perciò, da ex socio del Rotary Club di Kyiv Multinational, da attuale socio del Rotary Club Lunigiana, ho creato il ponte e fatto la mia proposta».
Proposta abbracciata. «A giugno 2024 – prosegue Ferrari – la missione pre-esplorativa nella quale ho incontrato i rappresentanti della città della regione di Krasnokutsk che chiaramente hanno accolto la nostra offerta. L’ambulanza, da noi acquistata e rimessa a nuovo, grazie a Beghini di Villafranca, sarà donata loro e da qui all’ospedale della città». Insieme a questa, strumentazione e medicinali offerti dalle Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia e dalle farmacie locali: Binotti di Villafranca, Buttini di Pontremoli, Cortesini di Bagnone, Farmacia dello Stadio di Carrara, Natale di Zeri, Silvestri di Albiano Magra. Importante anche la collaborazione della Croce Verde di Castelnuovo Monti e della Misericordia di Pontremoli – proprio a Pontremoli oggi, alle 17, la presentazione con benedizione pre-partenza.
«Per il Rotary – spiega – è uno dei tanti service perché il Rotary nasce per questo: fornire servizi alla comunità. In questo caso non locale ma internazionale, cosa a cui del resto tende sia il Rotary che – da sempre – l’Europa. In questo modo supportiamo una popolazione molto colpita: la città destinazione è in una regione che proprio a giugno è stata oggetto di una pesante offensiva; in generale sono molti i bombardamenti a cui la popolazione è sottoposta. Se scaricate l’app Trivoga potete facilmente averne un’idea». Una cosa pazzesca. Ma Ferrari preserva, cerca di mantenere la fiducia: «Nella missione di giugno ho visto un grande senso di appartenenza, ho visto il desiderio degli ucraini di essere parte dell’Unione Europea, la loro forza e resilienza. Loro non vogliono mollare come non vogliono mollare gli altri paesi vicini alla Russia. Nonostante le difficoltà non cedono a un’invasione che è immotivata ed ingiusta. È una questione di vita o di morte, vivere sotto il regime russo è condizione pesantissima».
E la Lunigiana ora fa la sua: Carlo Ferrari e Mario Giannarelli partiranno domani con l’intento di arrivare a Leopoli entro lunedì per la consegna (non immediata dal momento che tra Leopoli e la città di Krasnokutsk ci sono altri 800 km, l’Ucraina è il doppio dell’Italia). Il rientro, per forza di cose, con triangolazione sulla Polonia. Per Ferrari questo è «solo un inizio, un primo esercizio: l’idea è quella di proseguire con questi progetti per altre situazioni di emergenza».