Castelpoggio (Carrara), Albiano Magra (Aulla), Piagna (Zeri), Ronco Bianco (Pontremoli), sono i nomi delle località nelle quali gli operai dell’Antincendio Boschivo dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, insieme alla Protezione civile, alle Vab locali, ai Vigili del fuoco e agli elicotteri e canadair regionali, sono stati impegnati, solo nella giornata di ieri, nello spegnimento di incendi di varia dimensione e criticità.
A nulla sembra essere servito il divieto di abbruciamento emesso ed emanato nei giorni scorsi, tramite tutti i mezzi di informazione, proprio dall’ente Unione di Comuni Montana Lunigiana, che richiama all’estrema attenzione, pena multe salatissime. Si tratta di un periodo delicato, caratterizzato dall’assenza di precipitazioni e da vento forte, ed è per questo che, si ripete, è assolutamente vietato dare fuoco a erbe e sterpaglie.
Particolarmente importante, tra quelli di ieri, l’incendio di Castelpoggio, che ha mandato in fumo ben 7mila metri di bosco di castagni e che ha visto in azione le squadre dell’Unione di Comuni, Prociv Arci Montignoso, le Vab di Villafranca, Massa e Montepisano oltre ai Vigili del fuoco. Un pronto intervento fondamentale per la salvaguardia e la tutela del nostro territorio e di tutta la provincia di Massa-Carrara, che funziona grazie alla forte coesione e alla coordinata collaborazione tra tutti gli enti e le associazioni tra entroterra e costa.
“Analizzando le attività che causano questo tipo di incendi -, interviene l’assessore alla Protezione Civile e sindaco di Tresana Matteo Mastrini – si rileva che spesso siamo in presenza di pratiche agricole o forestali svolte senza la necessaria attenzione, in grado di generare fiamme che poi si propagano alle aree coltivate e, in alcuni casi, anche al bosco. I dati, forniti dal Comando regionale Carabinieri della Forestale, fanno riferimento a tutte le tipologie di attività, da quelle svolte dai professionisti a quelle, particolarmente pericolose, eseguite occasionalmente da privati cittadini. Occorre evitare danni irreparabili all’ambiente e alle stesse aziende agricole”.
Si ricorda che il divieto di abbruciamento su tutto il territorio è in vigore fino al 27 marzo. Pertanto, oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali (potature, sfalci, ecc), è vietata qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno, comunque, osservate le prescrizioni del regolamento forestale. La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l’applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia. Imprenditori agricoli e privati cittadini sono quindi invitati a tenere comportamenti prudenti nelle attività agricolo-forestali astenendosi, pertanto, da qualsiasi accensione di fuoco.