“Le lavoratrici e i lavoratori della Fondazione Don Gnocchi sono sul piede di guerra. Dopo oltre 50 giorni dalla chiusura di Fivizzano, nonostante le segnalazioni e le richieste di incontro, non arrivano indicazioni sulla riapertura del Centro e sul tipo di attività che tecnici, operatrici/ operatori sanitari andranno a fare”. Lo dichiara Enzo Mastorci, segretario della Cisl Fp Toscana Nord che da tempo segue la questione dei dipendenti della Fondazione accreditata presso la Regione. “Dal 1 luglio le dipendenti e i dipendenti – afferma - sono stati dirottati a Massa e La Spezia senza neppure assecondare le loro richieste, come invece era stato dichiarato. Alcune operatrici avevano surplus orari da smaltire dopo l’enorme sacrificio fatto per fronteggiare il Covid ma ancora non sanno cosa faranno domani. I tecnici della riabilitazione già prima di luglio erano stati mandati a Marina di Massa e La Spezia, pendolari da mesi senza nessuno riconoscimento economico. Di fronte a questa improvvisazione risulta impossibile per la lavoratrici e i lavoratori programmare la loro vita. La direzione deve fare chiarezza. Abbiamo chiesto alla direzione Don Gnocchi di sottoscrivere un accordo che garantisse la ricollocazione su Fivizzano del personale che vi prestava servizio ma sono mancate le risposte. Il periodo delle ferie sta per esaurirsi ed è necessaria la convocazione di un tavolo congiunto tra la direzione Don Gnocchi, l’amministrazione comunale di Fivizzano e la Asl Toscana nord ovest perché è necessario sapere quale futuro avrà la struttura e come potranno / dovranno organizzarsi le lavoratrici e i lavoratori di Fivizzano. Di fronte a questo silenzio, stante la mancata convocazione del Prefetto alla precedente dichiarazione dello stato di agitazione, organizzeremo nelle prossime settimane iniziative di protesta poiché il tema deve avere attenzione da parte delle istituzioni”.