Non si sono fatte attendere le reazioni politiche alle dimissioni dell’assessora alla cultura del comune di Massa Veronica Ravagli, comunicate ieri al sindaco.
“Hanno sostituito le porte del Comune con porte girevoli? Il sindaco ha problemi con le donne? O con la cultura”, queste le domande che Martina Nardi, deputata PD di Massa Carrara e presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, rivolge al sindaco di centrodestra di Massa, Francesco Persiani, dopo le dimissioni dell’assessora.
“Il fatto che nei suoi primi due anni di governo il sindaco abbia cambiato due donne in due anni allo stesso assessorato fa sorgere la domanda spontanea – spiega Nardi – O il sindaco ha problemi di misoginia o non ha un’ idea chiara di che tipo di progetto culturale mettere in campo per la città In entrambi i casi – conclude la deputata PD – per la città non sono buone notizie e dicono ancora una volta di più che Massa e i massesi meriterebbero ben altro”.
“Prendiamo atto della comunicazione ufficiale con cui l’Ingegnere Veronica Ravagli questa mattina ha reso pubbliche le proprie dimissioni dalla carica di assessore del Comune di Massa”. Scrive invece in una nota il sindaco Persiani.
“Era un’opportunità che l’ingegnere Ravagli stava valutando da tempo in vista di un possibile incarico evidentemente più prestigioso di quello attuale. Siamo lieti che una giovane donna, lavoratrice e madre, possa essere maggiormente valorizzata nella propria carriera politica.
Ringraziamo l’ingegnere Ravagli per l’operato che ha svolto in questo anno e mezzo a Massa e le porgiamo i nostri migliori auguri per il suo prossimo incarico e il proseguo della sua carriera”.
Veronica Ravagli affida a un lungo post sulla sua pagina Facebook la comunicazione delle dimissioni, promettendo di rendere note al più presto le motivazioni della scelta.
“Buongiorno amici,
stamattina si parte presto, ci sono delle novità e non intendo nasconderle visto che ho sempre mostrato sincerità e trasparenza verso tutti voi – scrive – Ho rassegnato le mie dimissioni come assessore nel Comune di Massa e ammetto che non è stato assolutamente facile, anzi.
È stato un periodo bellissimo, pieno di sfide, di cambiamenti nella mia vita, ho accettato di fare l’assessore quando mi figlia aveva solo un mese e tutte le madri capiranno che salti mortali ho dovuto fare per svolgere al meglio entrambe le cose, ci ho messo tutta me stessa e spero di non aver deluso nessuno, anche se so ho uno stuolo di detrattori/fan che sicuramente affermerebbero il contrario.
A parte gli scherzi, sono felice di aver potuto anche se per poco tempo aver cercato di migliorare la vita dei cittadini massesi e ripercorrendo la mia breve strada, mi vengono in mente le battaglie sul Lavello per il depuratore (che quest’anno inizia i lavori di copertura dei fanghi e funziona molto meglio) e per il campo rom, il sezionamento della vasca in zona campeggi per mitigare l’impatto dei divieti di balneazione (vi ricordo che quest’estate non abbiamo avuto MAI divieti di balneazione e sono molto orgogliosa di questo), la lotta all’abbandono dei rifiuti e l’inizio del porta a porta nelle zone di confine, la pulizia del Renara, torrente restituito finalmente ai cittadini e non all’uso di pochi. Per non parlare della stagione teatrale al Teatro dei Servi che nonostante l’interruzione improvvisa per il lock down stava andando alla grande, la bellissima notte bianca del 2019, il potenziamento delle attività della biblioteca, punto di riferimento socio culturale cittadino ed infine “Palcoscenici Stellati”, la rassegna di spettacoli ed eventi che ha avuto un successo enorme organizzata subito dopo il lock down, anche Fondazione Toscana Spettacolo ci ha fatto i complimenti per l’impeccabile organizzazione e la varietà dell’offerta, per non esserci arresi mai, ma anzi aver tratto dalla difficoltà la forza di fare qualcosa di ancora più bello.
Ed è così, infatti, io non mi arrendo mai e questa non è una resa, é semplicemente un passaggio, un cambiamento che era necessario fare.
Massa é piena di famiglie splendide che si prendono cura dei loro cari e ringrazio voi e tutti i massesi ed i dipendenti comunali che mi hanno dimostrato affetto e sostegno in questo anno e mezzo di lavori per questa splendida città, in cui non sono nata ma che sento di poter dire di essere stata adottata.
Nei prossimi giorni vi darò delle spiegazioni più dettagliate sulla mia difficile scelta ma al momento posso solo dirvi grazie, grazie Massa”.