Rifinanziato nel Dl Rilancio presentato ieri dal governo Conte il raddoppio selettivo della ferrovia Pontremolese, una delle opere nevralgiche per il territorio che va da Parma a Spezia e tra le più frequentate dai numerosi pendolari, lavoratori e studenti della Lunigiana e non solo, ma anche tra le più bistrattate, con i suoi tratti a binario unico, i bus sostitutivi in vari periodi dell’anno e le lunghe attese.
Insomma un opera necessaria che tanti lunigianesi conoscono e di cui spesso usufruiscono, anche se nei disagi.
“Al fine di effettuare interventi urgenti relativi alla mobilità a seguito del crollo del ponte sul fiume Magra – si legge nel Dl Rilancio – e di garantire lo sviluppo delle intermodalità nel trasporto delle merci nella direttrice nord-ovest del paese sulla rete TEN-T (Trans European Network-Transport, n.d.r.) è autorizzata la spesa di euro 2 milioni nel 2020, di euro 1 milione nel 2021, di euro 1 milione nel 2022, di euro 1 milione nel 2023, di euro 1 milione nel 2024, di euro 1 milione nel 2025, di euro 14 milioni nel 2026, di euro 20 milioni nel 2027, di euro 17 milioni nel 2028, di euro 14 milioni nel 2029, di euro 10 milioni nel 2030, di euro 7 milioni nel 2031 e di euro 3 milioni nel 2032 per gli interventi di raddoppio selettivo della linea ferroviaria Pontremolese (Parma-La Spezia)”.
“Grande soddisfazione per il lavoro personale e per il lavoro di squadra e una sinergia tra colleghi che ha reso possibile questo obiettivo, che portiamo avanti da anni con i parlamentari da Parma a Spezia, passando per la Toscana – spiega la deputata PD Martina Nardi all’Eco della Lunigiana – Ci sono ancora troppi tratti a un unico binario e devono essere fatte le opere ma questo rifinanziamento, che arriva dopo il definanziamento dello scorso anno, è un punto fondamentale. Il segno che il PD sa dare le risposte e che il governo che sa ascoltare. Infatti la ministra dei Trasporti e Infrastrutture Paola De Micheli ha partecipato all’incontro on line con le istituzioni e ha ascoltato le priorità di intervento evidenziate. Ho iniziato prima del 2014 ad occuparmi della Pontremolese e c’è chi se n’è occupato ancora prima di me – conclude Nardi – ma finalmente questo intervento è stato finanziato e messo nel piano delle opere pubbliche, quindi non porta solo soldi ma ragiona anche su una tempistica”.
Sulla pontremolese interviene anche Cosimo Ferri, deputato di Italia Viva, che spiega: “Nel Dl Rilancio ci saranno fondi, pari a 96 milioni di euro circa (aspettiamo di leggere il testo per la cifra precisa) per la linea Pontremolese da spendere però spalmati fino al 2026. Un passaggio significativo – prosegue Ferri – non risolutivo ma fondamentale perché l’opera, pur essendo già nel contratto di programma parte servizi tra Mit e RfI, non era stata recepita e cristallizzata in un decreto che necessità di copertura finanziaria. Risorse che così destinate non potranno essere più spostate e possono consentire una programmazione seria per una parte dell’opera di cui si parla da anni. Penso che sia importante in sede di conversione del decreto ora verificare se si possa anticipare l’utilizzo complessivo della somma. Già così Ritengo però che sia un segnale importante perché la Pontremolese e’ considerata uno dei punti di rilancio del territorio e di un’ economia che possa creare lavoro per le imprese e per i cittadini, collegamenti strategici per il futuro. Ora è prezioso un lavoro parlamentare attento per rafforzare questa grande occasione che può costituire una svolta”.