C’è un profumo che appartiene alla nostra storia: quello della farina di castagne, custodita per mesi nei metati, macinata lentamente, con pazienza, come si faceva un tempo. È questo spirito antico, fatto di mani sapienti e di boschi che parlano, che torna a rivivere con la nuova edizione di Dolce Farina, la gara dedicata alle farine di castagne prodotte secondo i metodi più autentici e tradizionali organizzata dal Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano.
La nuova edizione si terrà venerdì 12 dicembre alle ore 16:00, presso la sede del Parco Nazionale Appennino tosco-emiliano a Sassalbo con il patrocinio del Comune e la collaborazione dell’Accademia della Cucina Italiana e l’Accademia degli Infarinati.
Durante la manifestazione le farine in gara verranno valutate secondo criteri di profumo, colore, macinatura, gusto e aderenza ai metodi tradizionali da una giuria qualificata composta dallo chef e docente alberghiero Mario Giannarelli, Engelbers Ragna dell’Accademia Cucina Italiana, dall’esperto battitore locale Mignani Giuseppe, il maestro assaggiatore Prof. Spisni Alberto e a rappresentare l’Accademia Infarinati Antonio Patini e Alice Nuldi.
Oltre al concorso, sono previsti momenti di confronto tecnico tra i produttori, l’intervento del giornalista Mauro Del Grosso dedicato alla tutela del castagneto e una degustazione finale aperta al pubblico.
“Se a Civago, Casola, Giuncugnano e Monchio delle Corti si riaccendono i metati dopo più di 50 anni – ha dichiarato il presidente del Parco Nazionale Fausto Giovanelli – se daCerreto Alpi ed aSassalbo,siportafarinadicastagneprodotta, curata con sapienza e impegno e se tanti produttori diCorniglio, Vallisnera, Cecciola,MarolaeFivizzanoediversi“metatari”anchegiovaniparlanodellaloro esperienza con passione e orgoglio dopo almeno 40 giorni e notti di lavoro per tenere acceso un fuoco che nel borgo non ardeva più da moltissimi anni e raccontano l’emozione di combinare i saperi dei nonni con l’esperienza del fare…se un “gioco” come una gara per la miglior farina di castagna del nostro Appennino accende non solo ricordi ma sentimento e orgoglio di appartenenza, allora…alloravuoldirechelaciviltàdelCastagnoforsepuòriviveredavvero.”
Dolce Farina non è solo una competizione: è un incontro di storie, di gesti antichi tramandati con orgoglio, di profumi che riportano all’infanzia. Un’occasione unica per celebrare il patrimonio agroalimentare locale e sostenere chi mantiene vive le pratiche secolari della lavorazione della castagna.
