Quale magia ha in sé il Museo delle Statue Stele lunigianesi solo il tempo e la capacità di attendere, forse oggi caratteristica desueta, potranno dirlo.
Certo è che il mese di luglio appena trascorso ha portato un’ulteriore conquista nel silente ma profondo dialogo che il “popolo di pietra” è capace di costruire con tutti coloro che desiderano farne la conoscenza.
Risale a luglio 2019 il picco storico degli accessi, quando il numero di biglietti strappati toccò quota 1842. Oggi, al termine di luglio 2021, dopo ben sedici mesi di convivenza forzata con il Covid 19, dopo settimane trascorse chiusi nelle nostre case, con una connessione Wi-Fi come migliore alternativa alla noia, quel record viene raggiunto e superato, con ben 2402 visitatori giunti, sino all’ormai nota Fortezza pontremolese, per conoscere da vicino l’etereo fascino delle Statue Stele.
560 persone in più del picco storico, moltissime delle quali straniere.
Oltre 2400 desiderosi di scoprire di più di noi e di ciò che siamo stati, forse per meglio intuire chi siamo e dove stiamo andando, per toccare con mano il potere dell’andare oltre il tempo, le epoche, lo spazio, lo sguardo.
Da qui dobbiamo ripartire, con l’obiettivo di re-imparare a leggere e a lasciare segni, che diventano simboli e che, a loro volta, sappiano superare le dimensioni temporali e spaziali.
“Ben 2402 persone che hanno “attraversato” la storia di Pontremoli, magistralmente rappresentata lungo il tunnel che accompagna all’ascensore che da Porta Parma conduce direttamente ai piedi del mastio, per assaporare ciò che le pietre conservano e svelano ogni qual volta sentono di avere, di fronte a sé, il piacere della conoscenza”, affema il sindaco di Pontremoli, Lucia Baracchini, proseguendo poi con una riflessione sull’andamento turistico del capoluogo: “Ancora una volta i numeri ci danno sostegno e portano orgoglio in tanti di noi che hanno voluto credere in quella Pontremoli considerata, da molti, “the hidden gem”, quella gemma nascosta che, oggi più di allora, accoglie e culla il desiderio dell’esperienza e della conoscenza. Grazie ai 2402 visitatori che ci hanno donato il loro entusiasmo. Grazie agli operatori del Museo, garbati custodi del più grande tesoro lunigianese. Grazie a tutti coloro che hanno voluto credere nella storia che diventa conoscenza e, di conseguenza, libero accesso al domani.”