A un mese dalle elezioni europee, Genova e la Liguria sono sconvolte da un terremoto giudiziario. Il presidente della Regione Giovanni Toti è accusato di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni e per atti contrari ai doveri d’ufficio, finendo agli arresti domiciliari insieme ad altri indagati. Matteo Cozzani, capo di Gabinetto di Toti, è accusato di corruzione elettorale aggravata e corruzione per l’esercizio della funzione. Tra gli indagati figurano anche gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova Paolo Emilio Signorini.
Le accuse e le indagini
Le accuse sono riportate in un’ordinanza di oltre 600 pagine emessa dal Gip di Genova Paola Faggiani al termine delle indagini della Guardia di Finanza. Toti è stato raggiunto dai finanzieri in un hotel di Sanremo poco prima di una conferenza stampa. L’inchiesta è una prosecuzione di un’altra indagine avviata dalla procura di La Spezia, in cui sono emesse ordinanze di custodia cautelare anche nei confronti di Matteo Cozzani.
Ricostruzione degli eventi
L’indagine evidenzia un sistema di corruzione collaudato nel tempo, iniziato nel 2020 durante le elezioni regionali e protrattosi fino a un anno fa. Toti avrebbe rastrellato fondi per il suo Comitato elettorale chiedendo finanziamenti agli imprenditori Spinelli e altri, in cambio di favori e comportamenti a loro favorevoli.
Le reazioni e le polemiche
La situazione ha scatenato reazioni politiche. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha sollecitato le dimissioni di Toti, sottolineando la gravità delle accuse e il coinvolgimento con la criminalità organizzata. Tuttavia, il ministro Nordio ha espresso perplessità sulla tempistica delle misure cautelari rispetto all’imminenza delle elezioni.
Per approfondire:
- Il Post, “Chi sono gli altri indagati nell’inchiesta di Genova, oltre a Giovanni Toti“
- SkyTg24, “Corruzione Liguria, le reazioni della politica agli arresti domiciliari di Toti“
- Ansa, “Corruzione, arresti domiciliari per Giovanni Toti: ‘Siamo tranquillissimi’“
