Le misure anti covid-19 non bloccano l’attività di tutela nei confronti degli agricoltori locali al’linterno del Parco delle Apuane. Nei giorni scorsi, gli agenti Guardiaparco hanno consegnato altre due recinzioni elettrificate alle attività agricole in difesa dai danni provocati dalla fauna selvatica (cinghiali, mufloni, lupi, caprioli, daini, tassi, istrici, cervi) che abita l’area protetta. Nel Parco sono presenti numerosi spazi aperti a prato pascolo e a coltivi terrazzati, che, per la loro importanza quali aree di collegamento ecologico funzionale e per il mantenimento di alti livelli di biodiversità, devono essere salvaguardati.
Una realtà che però deve convivere con le attività agricole tradizionali, che sulle Apuane sono svolte prevalentemente su piccoli appezzamenti di terreno, spesso non raggiungibili dalla viabilità rotabile e rappresentano, oltre che un elemento di stabilizzazione idrogeologica del territorio, anche un importante testimonianza storica dell’attività dell’uomo nelle zone montane ed un elevato valore paesaggistico. Aree agricole che necessitano protezione e che frequentemente subiscono danneggiamenti alle strutture di sostegno e alle colture da parte della fauna selvatica.
Le rete elettrificata è unimportante strumento di protezione per le colture e rientra tra le azioni di prevenzione dei danni messe in campo da parte del Parco. Ad oggi i guardiaparco hanno fornito 19 recinzioni elettrificate che sono attive per proteggere le colture da ungulati e istrici. Altre tre invece sono state consegnate per la protezione anti lupo.
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