Ancora movimentata la politica a Pontremoli anche dopo le elezioni regionali. Torna a far parlare il caso di Clara Cavellini, ex assessore al Turismo, Attività produttive, Sanità e Sociale della giunta Baracchini, passata a Italia Viva come candidata alle regionali e ora rientrata nello schieramento del centrodestra come consigliera comunale.
Ad annunciare il passaggio un botta e risposta via Faceboook tra la stessa Cavellini e Elisabetta Sordi, anche lei candidata alle regionali nello schieramento del PD e all’opposizione nel consiglio comunale pontremolese tra le fila di Open Pontremoli.
“Sappiamo che siete tutti curiosi di sapere come è andata a finire la storia dell’assessore di centrodestra che si è dimessa perché candidata nel centrosinistra alle regionali – scrive sul suo profilo Facebook Sordi – Bene, ora è tornata, felicemente, in consiglio nel gruppo di centrodestra. Calcisticamente parlando si è trattato di un prestito con diritto di riscatto.
L’unica cosa non chiara è se si sia trattato di prestito a titolo oneroso o gratuito”.
“Si hai ragione Elisabetta sono tornata ‘felicemente’ a fare il mio dovere di consigliere comunale nel solco del mandato che mi è stato conferito dai cittadini – le risponde Cavellini – Cercherò, per i pochi mesi che mi restano, di dare il massimo al di là degli schieramenti, scevra da legami di parte, sostenendo quelle posizioni che vanno nell’interesse della nostra Pontremoli, restando vicino ai bisogni della gente proprio in questo momento reso particolarmente difficile dell’emergenza sanitaria. Ritengo che proprio per la particolare difficoltà del momento ci sia bisogno di superare le polemiche, di lavorare tutti insieme e questo dovrebbe valere anche per la minoranza. La tua critica nei miei confronti al di là dell’essere poco rispettosa risulta superficiale ed inutile perché non costruttiva . Ho iniziato il mio percorso politico amministrativo attratta dall’entusiasmo di Enrico Ferri e ho cercato di seguire il suo spirito. Ho interpretato la politica come volontariato ed ascolto, sottraendo molto tempo alla mia vita privata. Lo rifarei ma non accetto lezioni da chiunque interpreti la politica come contrapposizione ideologica e soprattutto non mi risulti che, al di là degli slogan, abbia concretizzato un granché per il bene della nostra comunità. Ora Cara Elisabetta cerchiamo di dare l’idea di un Comune che lavora nella stessa direzione per il bene della nostra Comunità”.