Un primo passo per la Comunità del Cibo di Crinale.
Lunedì 16 dicembre presso le Stanze del Teatro della Rosa a Pontremoli, è stato avviato il percorso per costituire la Comunità del Cibo di Crinale, un percorso immaginato e proposto dagli assessorati all’Agricoltura delle Regioni Toscana ed Emilia Romagna, dal comune di Pontremoli e dall’associazione Amici dell’Alberghiero.
La comunità sceglie di sviluppare le proprie radici nel territorio di confine: il crinale dell’Appennino, torna ad essere luogo di incontro e contaminazione fra regioni diverse, con la consapevolezza che questi scambi reciproci, come avvenne nel passato, possono formare l’identità di ogni popolo. La comunità sceglie poi di basarsi e coinvolgere Persone che ostinatamente continuano a vivere, fare agricoltura, produrre e proporre cibo in aree montane, persone innamorate di questi luoghi e che sentono perciò l’urgenza di proteggerli come culla di tradizioni, pensieri e paesaggi per assicurarne il passaggio alle nuove generazioni.
Sotto i migliori auspici è stato l’avvio dei lavori, presenti alti rappresentanti delle istituzioni: il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa delegato per la provincia di Massa Carrara, il sindaco di Corniglio Giuseppe Del Sante delegato alla Montagna per la provincia di Parma, on. Fausto Giovannelli Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, Marco Rossi dell’Ente di Gestione Parchi Regionali dell’Emilia Occidentale, Agostino Nino Folegnani Presidente del Gal Consorzio Lunigiana e Cristina Piazza, membro Gal del Ducato.
L’apertura della giornata è stata curata da Lucia Baracchini, sindaco di Pontremoli capofila del progetto, che ha assicurato: “L’immenso patrimonio materiale e immateriale che da generazioni disegna il nostro territorio sarà al centro dell’interesse della Comunità del Crinale insieme ai principi dell’Agrobiodiversità, che impareremo a conoscere, tutelare e valorizzare”.
Il sindaco di Bagnone Carletto Marconi in rappresentanza dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana, ha ricordato l’importanza degli istituti professionali che possono assicurare la formazione delle nuove generazioni sui temi della agricoltura e ristorazione.
La conclusione dei lavori è stata affidata all’assessore all’Agricoltura e Politiche per la Montagna Marco Remaschi ed al capo segreteria assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca Regione Emilia Romagna Nicola Dall’Olio.
Oltre i rappresentanti delle Istituzioni, hanno preso parte al progetto studiosi e ricercatori, storici e cultori delle tradizioni, contadini e allevatori, ristoratori, cittadini e studenti delle scuole alberghiero ed agrario che si possono considerare personificazione della progettualità che la Comunità del Cibo di Crinale vuole avere.
Competenti ed interessanti i contributi dei relatori: Vincenzo Montalbano, funzionario del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Franca Bernardi, Presidente della Associazione Comunità del Cibo della Garfagnana, Marco Vieri, docente Facoltà di Agraria Università di Firenze e Annalisa d’Orsi, Antropologa culturale.
“È il momento di risvegliare l’orgoglio di chi vive in aree fragili che hanno conosciuto l’abbandono e lo spopolamento; di mettere insieme conoscenze; di costruire relazioni; di porsi obiettivi sempre più ambiziosi; di credere e di mettere in campo ognuno le proprie possibilità, desiderosi di accrescere il proprio sapere, di formarsi, di essere non marginali ma protagonisti”, è stato l’invito dell’Assessore all’agricoltura della Regione Toscana Marco Remaschi.
“Questa Comunità del Cibo vanta la grande risorsa data dalla cooperazione fra due regioni, unite dall’obiettivo comune di far sentire il crinale non come luogo di divisione ma come occasione di incontro e contaminazione fonte di crescita e di miglioramento”, ha sottolineato Nicola Dall’Olio, capo segreteria Assessorato Agricoltura caccia e pesca della Regione Emilia Romagna .