“Pensiamo che una bella piazza come quella di domenica faccia paura ai revisionisti e a tutti coloro che, nevroticamente, si sentono in diritto di mescolare in un’unica ricetta, politica locale e contrapposizione ideologica. Se non si hanno argomenti si può anche tacere”. Arriva la secca replica degli organizzatori della passeggiata antifascista di domenica scorsa ad Aulla.
“Trovarne di forzati per criticare una manifestazione, pacifica e democratica che ricordava una norma fondamentale della nostra costituzione, L’antifascismo, significa soltanto credere nei valori opposti, vietati per legge. La vera ed unica risposta, però, risuona nelle parole che molte volte abbiamo sentito pronunciare dai Partigiani che ci hanno lasciato, ovvero che, queste persone OGGI possono parlare e dire la loro, proprio perché la Resistenza ha sconfitto il regime Fascista. Al contrario – concludono -, non sarebbe stato loro permesso di esprimere un pensiero. Questa è la differenza sulla quale dovrebbero riflettere”.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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