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Le "scuse" non convincono: in arresto due pregiudicati evasi dai domiciliari

Un 34enne agli arresti domiciliari si è ritrovato in arresto per evasione, dopo essersi presentato presso la Caserma dei Carabinieri sostenendo di avere il telefonino fuori uso e quindi per contattare il proprio avvocato non aveva avuto altra scelta, se non quella di uscire di casa senza alcune autorizzazione. Stessa sorte per un 71enne trovato in giro per la città di sabato sera, che ha tirato fuori la scusa del vaccino antinfluenzale.
Ho il telefonino rotto e devo parlare urgentemente con il mio avvocato che si trova a Firenze”. Con questa bizzarra versione un 34enne originario dell’Albania che sta scontando agli arresti domiciliari una condanna per tentato omicidio si è presentato presso la Caserma “Marchini”, sede della Compagnia Carabinieri di Carrara. L’uomo si è rivolto al militare di servizio all’ingresso come un normalissimo cittadino che ha bisogno di aiuto, raccontando di avere la necessità di consegnare dei documenti al proprio avvocato, però avendo il telefonino rotto, di punto in bianco aveva pensato di uscire di casa per rivolgersi ai Carabinieri, comportandosi di fatto come un uomo libero da ogni vincolo.
In realtà per i militari dell’Arma quella spiegazione è apparsa solo un pretesto per giustificare la sua “scappatella”, infatti per telefonare al suo avvocato avrebbe potuto benissimo utilizzare i telefonini dei familiari suoi conviventi, allo stesso tempo per qualsiasi altra necessità gli sarebbe bastato aspettare il passaggio delle Forze dell’Ordine per i consueti controlli. Sostanzialmente per i Carabinieri non c’era stata nessuna particolare urgenza, nè causa di forza maggiore per giustificare il suo allontanamento dal luogo di arresti domiciliari, per questo motivo lo hanno dichiarato in arresto per “evasione” e di quanto accaduto hanno informato il pubblico ministero di turno, la Dottoressa Alessandra Conforti. Dopo la convalida dell’arresto davanti al Giudice Dario BERRINO, l’uomo è stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari e il processo rinviato a fine Marzo.
Non è la prima volta che i Carabinieri di Carrara si trovano di fronte a casi di “evasione” dagli arresti domiciliari decisamente “singolari”. Ad esempio risale a qualche settimana fa un’altra storia molto simile a quella del 34enne albanese, che ha visto come protagonista un 71enne di Carrara che sta scontando ai domiciliari una condanna per reati commessi nel 2015, quando al culmine di una violenta lite in famiglia aveva puntato contro i Carabinieri una pistola 357 magnum e poi si era asserragliato in casa, fino a quando dopo una lunga trattativa si era arreso.
Nonostante l’obbligo di rimanere in casa, l’uomo è stato “pizzicato” sempre da una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Carrara, ma aveva provato a passarla liscia accampando la scusa di essere uscito perché voleva raggiungere la guardia medica, in quanto a suo dire era reduce da una bronchite e voleva vaccinarsi contro l’influenza. Quella giustificazione, però, difficilmente poteva reggere al vaglio dei militari dell’Arma, visto che il 71enne già beneficiava di un’autorizzazione del Giudice a poter uscire di casa tutte le mattine, perciò avrebbe potuto tranquillamente organizzarsi per la somministrazione del vaccino antinfluenzale negli orari di permesso, anziché agire di testa sua. Per giunta è stato fermato di sabato sera, quando notoriamente gli ambulatori sono chiusi, quindi avrebbe dovuto rispettare la regola generale, che vale per tutti, di rivolgersi al 118 per le eventuali urgenze sanitarie.  Alla fine la “passeggiata” abusiva scoperta dai Carabinieri, è costata al 71enne un nuovo arresto per evasione, oltre alla revoca di tutti i permessi di cui beneficiava, perciò in caso di condanna rischia altri mesi di reclusione.
 

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