Stamattina alla Spezia, presso il cimitero Dei Boschetti, in occasione delle celebrazioni per i defunti, alla presenza del comandante provinciale, colonnello Matteo Gabelloni, sono stati commemorati i caduti dell’Arma dei Carabinieri e, in particolare, l’appuntato Francesco Corradi, Medaglia d’Argento al Valore Militare, le cui spoglie riposano nel cimitero spezzino.
L’appuntato Corradi cadde il 17 settembre 1908 ad Arcola, nel tentativo di immobilizzare e disarmare un latitante armato.
Originario della provincia di Imperia ed effettivo alla Stazione dei Carabinieri di Migliarina, già distintosi in servizio in numerose occasioni, tanto da meritare due encomi solenni, era appostato assieme ad altri colleghi in attesa dell’arrivo di un pericoloso bandito, da tempo datosi alla macchia. All’atto dell’intervento dell’appuntato Corradi, Mozzachiodi – questo il nome del malvivente – gli esplose a bruciapelo un colpo di pistola al petto, causandogli una ferita talmente grave che il graduato morì di lì a poco. Aveva trentacinque anni. L’assassino, disarmato e immobilizzato dai commilitoni di Corradi, fu arrestato ed assicurato alla giustizia. L’episodio, che all’epoca ebbe vasta risonanza, è esempio del servizio svolto quotidianamente dai militari dell’Arma, oggi come allora, a tutela della popolazione, nei grandi e piccoli centri ed è a tutt’oggi attualissimo.
L’appuntato Francesco Corradi fu insignito di Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: “cadde vittima del proprio dovere mentre pel primo ardimento slanciavasi all’arresto di un pericoloso malfattore armato di rivoltella” (Arcola, 17 settembre 1908).