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In arrivo quattro nuovi Medici di Medicina Generale in Lunigiana

Come ha riportato il sole24ore.com nel novembre scorso, dal 2019 gli ambulatori dei medici di famiglia in Italia chiudono a un ritmo di quasi mille all’anno, in pratica oltre due al giorno; e se si guarda agli ultimi dieci anni, i medici di famiglia mai rimpiazzati sono quasi 6mila, oltre il 10% dell’intera platea.

E così, per tanti italiani, sta diventando sempre di più una vera e propria corsa a ostacoli trovare il proprio dottore di fiducia tra i 40mila scarsi rimasti (erano 46mila nel 2012), che spesso sono costretti all’over booking, ovvero a superare quel massimale di mille e 500 assistiti fissato dai contratti.

Quindi, ci troviamo di fronte a un problema di carattere nazionale, che non riguarda soltanto la Lunigiana.

Dove stanno per arrivare quattro nuovi Medici di Medicina Generale, uno per la alta Lunigiana, gli altri tre per la bassa Lunigiana.

“Forze fresche che prenderanno servizio nel giro di poche settimane – commentano il presidente e il direttore facente funzioni della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese e Amedeo Baldi -, il cui arrivo testimonia l’impegno che il Consorzio sta mettendo in campo per fare fronte a un problema che attanaglia tutta l’Italia”.

Varese e Baldi, poi, tornano sulla questione aperta dell’applicazione della nuova normativa regionale relativa alla Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), uno dei temi per i quali il presidente della SdS Lunigiana ha indirizzato una richiesta di incontro al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, all’assessore regionale alla sanità e al diritto alla salute, Simone Bezzini, e al direttore generale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest, Maria Letizia Casani.

In particolare, Varese e Baldi fanno riferimento a quanto accaduto sabato 7 gennaio alla signora Donatella, la quale si era recata al poliambulatorio di Aulla, cercando la Continuità Assistenziale senza riuscire a usufruire del servizio, come riportato dal quotidiano online La Voce Apuana in un articolo di martedì 10 gennaio.

“Cogliamo l’occasione per invitare la signora Donatella a un incontro per avere un chiarimento direttamente con lei”, precisano Varese e Baldi, i quali desiderano ringraziare gli operatori del servizio di Continuità Assistenziale per la loro abnegazione professionale nel sottolineare che, come per i Medici di Medicina Generale, il problema della carenza di medici nella Continuità Assistenziale è di portata nazionale: “Una situazione che ha fatto sì che sabato 7 gennaio, per 12 ore, il servizio di Continuità Assistenziale si concentrasse tutto sulla sede di Villafranca, che ha avuto ben 53 accessi in quel lasso di tempo”, fanno notare il presidente e il direttore facente funzioni della SdS Lunigiana.

Sono quattro le sedi di Continuità Assistenziale in Lunigiana: quelle di Aulla, Gragnola di Fivizzano, Villafranca e Zeri, oltre a Montedivalli di Podenzana nei giorni prefestivi e festivi.

Purtroppo, recentemente è accaduto che, proprio per carenza di medici, la sede di Aulla sia stata costretta a coprire il territorio di Montedivalli anche nei giorni prefestivi e festivi.

All’uopo c’è un sistema telefonico di salvaguardia, che trasferisce le chiamate al  cellulare di servizio del medico della Continuità Assistenziale se non vi è risposta al numero di telefono fisso della sede di questa: nel caso di mancata risposta anche al cellulare di servizio, la chiamata viene trasferita alla centrale del 118, a cui sono segnalate le carenze, le eventuali criticità e gli accorpamenti di sede.

Da sottolineare, poi, che in caso di assenza del medico, le sedi della Continuità Assistenziale della Lunigiana sono accorpate a quella limitrofa per garantire il servizio.

L’accesso a questo avviene tramite contatto telefonico, con il medico che valuta se effettuare visita domiciliare ambulatoriale oppure rispondere alle richieste telefoniche di consigli da parte dell’utenza.

In Lunigiana sono sempre stati presenti quattro medici di turno e in sole due occasioni tre medici.

Oltre alle informazioni sul servizio di Continuità Assistenziale già presenti, nelle bacheche presso i presidi distrettuali è stata inserita ulteriore informativa.

Redazione
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