Nonostante i dati debbano ancora essere convalidati dall’ufficio centrale regionale è possibile definire in linea di massima la composizione del nuovo consiglio regionale toscano. Sono tre i consiglieri eletti eletti nella provincia di Massa Carrara: Marco Guidi, Gianni Lorenzetti e Jacopo Ferri, sindaco di Pontremoli.
In attesa della conferma dell’Ufficio centrale, il consiglio regionale che si delinea andrà a comprendere, oltre al presidente Eugenio Giani, i seguenti consiglieri:
Maggioranza
Partito Democratico (15): Iacopo Melio e Simona Querci (candidati regionali); Filippo Boni (Arezzo), Leonardo Marras (Grosseto), Alessandro Franchi (Livorno), Mario Puppa (Lucca), Gianni Lorenzetti (Massa Carrara), Alessandra Nardini e Antonio Mazzeo (Pisa), Bernard Dika (Pistoia), Simone Bezzini (Siena), Matteo Biffoni (Prato), Andrea Vannucci (Firenze 1), Serena Spinelli (Firenze 2), Brenda Barnini (Firenze 3)
Casa Riformista (4): Vittorio Salotti (Lucca), Federico Eligi (Pisa), Stefania Saccardi (Firenze 1), Francesco Casini (Firenze 2)
Alleanza Verdi Sinistra (3): Alessandra Fallani (Livorno), Massimiliano Ghimenti (Pisa), Lorenzo Falchi (Firenze 1),Movimento 5 Stelle (2): Irene Galletti (Pisa), Luca Rossi Romanelli (Firenze 1)
Opposizione
Alessandro Tomasi (candidato presidente)
Fratelli d’Italia (12): Gabriele Veneri (Arezzo), Luca Minucci (Grosseto), Marcella Amadio (Livorno), Vittorio Fantozzi (Lucca), Marco Guidi (Massa Carrara), Diego Petrucci (Pisa), Alessandro Capecchi (Pistoia), Enrico Tucci (Siena), Chiara La Porta (Prato), Jacopo Cellai (Firenze 1), Matteo Zoppini (Firenze 2), Claudio Gemelli (Firenze 4)
Forza Italia (2): Jacopo Maria Ferri (Massa Carrara), Marco Stella (Firenze 1)
Lega (1): Massimiliano Simoni (candidato regionale)
Tra le liste non hanno dunque ottenuto seggi le compagini di centrodestra È Ora e Noi Moderati, che non hanno raggiunto la soglia del 3% prevista per le forze in coalizione. Allo stesso modo Toscana Rossa, che non ha ottenuto il 5% richiesto alle liste fuori dalle coalizioni, non ha ricevuto nessun seggio nonostante un quantitativo di voti superiore rispetto alla Lega e al Movimento 5 Stelle, che hanno invece eletto perché in coalizione.
Ovviamente la composizione della maggioranza potrà variare in caso di nomina in Giunta di alcuni degli eletti, con conseguente surroga in consiglio regionale con i primi dei non eletti.