“La gestione della fase 2 in Lunigiana può diventare un’opportunità di ripartenza che guardi al futuro con lungimiranza e che sia più costruttiva per i mezzi e per le risorse della nostra terra”, dirlo sono Alice Rossetti e Massimiliano Zani di Italia Viva. “Facendo seguito alle misure già adottare dalle varie amministrazioni crediamo che siano necessari i seguenti interventi:
1. Costituzione nell’immediato di un tavolo che pianifichi ed accompagni la II fase e quelle successive. Questo tavolo deve essere comune a tutte le amministrazioni che lavorino con sinergia tra di loro e con le associazioni di categoria, imprenditori, commercianti, cooperative, professionisti, organizzazioni di volontariato, forze sociali e sindacati;
2. Le imposte locali devono essere annullate fino al 31.12 per dare un ausilio concreto;
3. Le Amministrazioni locali, nel limite delle leggi e del codice degli appalti, trovino le modalità di privilegiare le Aziende e le attività locali;
4. La precarietà accentuata dalla crisi, pone un’ ulteriore riflessione per quanto riguarda la già fragile situazione del commercio locale. Sarebbe opportuno modificare i piani di commercio per privilegiare i piccoli commercianti impedendo per il futuro l’ apertura di nuovi centri commerciali. Ora è il momento di promuovere il “ commercio in valle “
5. Le Amministrazioni in fase di assegnazione di alcuni servizi (come le mense, prodotti per la manutenzione, materiale edile) devono privilegiare le attività locali con l‘acquisto di beni e materie prime dalle varie attività del nostro territorio. Tutto ciò può avere un aumento dei costi, ma è un investimento necessario sul territorio al pari di un’ opera pubblica.
6. Sono necessarie indicazioni certe e chiare sull’utilizzo di treni e bus per permettere ai lavoratori ed a chi ne usufruisce di spostarsi con il massimo della sicurezza.
Ora tocca alla politica!”.