25 Aprile 2024, giovedì
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Elezioni in Toscana, si presenta la candidata lunigianese Elisabetta Sordi

La candidatura alle regionali è soltanto l’inizio di un cammino per Elisabetta Sordi, medico,
pronta a mettere la sua esperienza al servizio del pubblico. Quelle di settembre non saranno le solite elezioni.
“Ci troviamo ancora a dover fare i conti con l’emergenza sanitaria da covid-19; emergenza sanitaria che si è trasformata anche in emergenza economica e sociale. In questo scenario il ruolo della politica e delle istituzioni diventa ancor più decisivo”. A dirlo è la stessa candidata in una nota inviata alla stampa.

“La storia ci insegna che dai momenti difficili si esce uniti; le battaglie si vincono insieme, costruendo una comunità che ritrovi coesione sui valori e sulla concretezza dei progetti. La sfida che abbiamo di fronte è quella di gestire l’emergenza sanitaria garantendo, allo stesso tempo, la ripresa in piena sicurezza delle attività quotidiane. I territori più penalizzati sono quelli che, come Massa Carrara, già si trovavano a fare i conti con le conseguenze della crisi economica”.

“Come ogni anno, il rapporto economia dell’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio ci ha dato una fotografia chiara della realtà apuana. Mi colpisce il dato sull’andamento demografico: il saldo naturale (-1575) è il peggiore di sempre nell’ultimo decennio. Dobbiamo trasformare la crisi in un’opportunità per ripartire: questo è possibile se la politica saprà promuovere e concretizzare modelli di sviluppo che partano dai bisogni, dalle istanze e dalle potenzialità delle comunità territoriali, come previsto dall’Agenda 2030, richiamata nel documento dell’Anci Toscana per le prossime regionali”.

“Partecipazione, economia collaborativa, ascolto, etica pubblica, professionalità. Non esistono soluzioni facili o ricette preconfezionate. Per questo vivrò la campagna elettorale come un viaggio fra le realtà del territorio: un percorso di ascolto e di approfondimento su questioni che già conosco, ma che voglio fare sempre più mie per portarle in Regione.
L’incontro di persona è insostituibile, ma l’emergenza sanitaria ci ha fatto capire quanto sono importanti le nuove forme di comunicazione, di lavoro e di partecipazione. Per questo ho voluto lanciare la politica buona (www.lapoliticabuona.it): un foglio, un luogo di incontro, un’occasione per fare rete, condividere idee e progetti, che hanno un orizzonte ben più ampio rispetto alle prossime elezioni”.

“Questo è il metodo con cui ho sempre lavorato, prima nella professione di medico, poi
nell’impegno sociale e in politica. Questo è il metodo con cui voglio rappresentare Massa Carrara e la Lunigiana in consiglio regionale. La Regione incide sempre più sulla vita delle persone e sui territori: diritto alla salute – dunque sanità e sociale – trasporti, modelli di gestione dei servizi pubblici locali, governo del territorio. Poi ci sono le grandi opportunità dei fondi e dei progetti comunitari: la Regione è il luogo in cui i territori possono incontrare l’Europa. Oggi come non mai c’è bisogno di tornare alla politica buona per guardare oltre la crisi e ripartire insieme”.

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