Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i carabinieri di Carrara, nella mattinata di venerdì 30, hanno arrestato un uomo italiano di 51 anni noto alle forze dell’ordine, trovato in possesso di circa 21 grammi di hashish oltre ad una modica quantità di marijuana.
L’uomo, venerdì scorso, si è tradito quando alla vista dei carabinieri del Nucleo Operativo che già lo tenevano d’occhio da qualche giorno, ha cambiato repentinamente direzione per non farsi notare, poi ha cercato di seminarli accelerando il passo per le vie del centro storico di Carrara.
La mossa gli è costata cara perché i militari si sono ulteriormente insospettiti e lo hanno fermato per capire le ragioni di quella reazione. Nell’effettuare una perquisizione personale del cinquantunenne, sono saltati fuori 7 grammi di hashish dal polsino del giubbotto, fra l’altro di una qualità particolarmente pregiata nota con il nome di polline, che nelle piazze dello spaccio ha un prezzo superiore rispetto al fumo più comune.
Anche davanti l’evidenza il cinquantunenne ha dichiarato di aver appena acquistato la droga da uno sconosciuto, però la sua versione non ha affatto convinto i militari che al contrario, ritenendolo un pusher molto esperto, non a caso già denunciato altre volte per questione legate a traffici di droga, hanno perquisito anche la sua abitazione. A quel punto sono spuntati altri 14 grammi di hashish nascosti sopra la libreria del soggiorno, inoltre una buona parte di quella scorta è risultata identica al polline trovato indosso all’uomo nel corso della perquisizione in strada.
Il cinquantunenne, attualmente disoccupato, è stato quindi portato nella caserma di via Chiesa, sede della compagnia di Carrara, dove al termine delle verifiche sulla droga trovata in suo possesso è stato dichiarato in arresto. Il Pubblico Ministero Roberta Moramarco, informata dell’esito dell’operazione, ha avallato il provvedimento. Portato in Tribunale a Massa, il giudice Alessandro Trinci ha convalidato l’arresto e rinviato il processo ai primi di gennaio del prossimo anno, quando l’uomo, nel frattempo rimesso in libertà, dovrà rispondere dei fatti e sulle circostanze che gli sono state contestate.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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