I medici dell’ospedale pediatrico Gaslini di Genova hanno ricostruito il cuore a una bambina di 21 mesi del Nord Italia affetta da una grave malformazione dalla nascita che in altri ospedali era stata ritenuta incorreggibile.
Alla piccola era stata rifiutata anche la possibilità di un doppio trapianto cuore-polmoni. La cardiopatia congenita è stata corretta, la bambina è stata dimessa con la prospettiva di una vita normale. Alla piccola, all’ospedale di Bergamo, in periodo perinatale era stato anche impiantato un pacemaker. Da allora la sua sopravvivenza è sempre stata legata ad apparecchiature per la respirazione: per i primi due mesi di vita è stata dipendente da una ventilazione meccanica, poi da un supporto respiratorio non invasivo ma continuo, garantito da una apparecchiatura, e nutrita solo con sondino naso gastrico.
È stata operata dal dottor Giuseppe Pomè. “Vivevamo nel terrore di vederla morire da un momento all’altro, al Gaslini nostra figlia è nata una seconda volta”, hanno detto i genitori.
Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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