L’emergenza sembra alle spalle, ma il Covid-19 continua a circolare tra noi e una recrudescenza dell’epidemia resta sempre dietro l’angolo. E in ogni caso il personale medico e infermieristico dei presidi sanitari e sociali, nonché i volontari in servizio devono continuare a proteggersi.
Ecco perché l’Associazione San Pedar, a fronte della situazione di emergenza sanitaria che si è manifestata, ha organizzato una raccolta di fondi, mediante la piattaforma telematica GoFundMe, finalizzata alla raccolta di denaro da destinare all’acquisto di dispositivi di protezione personale (DPI) a favore degli Ospedali S. Antonio Abate di Pontremoli e NOA di Massa, della Venerabile Misericordia cittadina e della Casa della Salute di viale Cabrini.
Al termine della campagna sono stati raccolti 6.748,11e uro che sono stati utilizzati per l’acquisto di 1.000 mascherine FFP2, 2.000 mascherine chirurgiche, 160 confezioni da 100pz di guanti in nitrile, 36 visiere protettive, per una spesa di 5.701,72. I 1.046,39 euro restanti rimangono al momento nelle casse dell’Associazione in attesa di poter essere utilizzati nelle prossime settimane nella maniera più opportuna a seconda della necessità che dovessero manifestarsi nel territorio e della disponibilità sul mercato dei dispositivi di protezione personale visto che per alcune tipologie resta una certa difficoltà di approvvigionamento.
Una iniziativa che l’Associazione “San Pedar” ha voluto realizzare quest’anno nel quale, per la prima volta da molto tempo, la tradizione festa di fine giugno nel quartiere omonimo a Porta Fiorentina non si è potuta tenere proprio per le norme di contenimento della pandemia.
L’Associazione inoltre, con l’intento di contribuire, seppur in maniera esigua, alla ripresa delle attività commerciali e non, che più di ogni altra categoria sono state danneggiate dalla pandemia e dal periodo di lockdown, ha distribuito a tutti coloro che ne abbiano fatto richiesta e a titolo gratuito, stoviglie in materiale biodegradabile che erano nella disponibilità dell’Associazion stessa e che quest’anno per ovvi e spiacevoli motivi sarebbero rimaste inutilizzate.