È stata pubblicata ieri la classifica finale dell’indice della salute stilata dal Sole 24 Ore, basata su 12 indicatori che puntano a rilevare i territori “più sani” d’Italia.
In testa troviamo Bolzano, Pescara e Nuoro. Mentre il capoluogo toscano, Firenze, rimane nelle prime dieci posizioni, con una speranza di vita di 84 anni. A seguire Prato (19esima), Pisa (16esima), Siena (30esima) e Arezzo (107).
Più in basso troviamo Pistoia (75esima), Lucca (83esima), e in fondo Grosseto (97esima), Massa Carrara (101) e Livorno (102 su 107).
”È una ovvietà ma ricordarla a chi ci governa è sempre utile: laddove c’è meno crescita e meno lavoro si vive peggio e si muore prima”, commenta Giacomo Martelli, presidente delle Acli Toscana, ricordando che Grosseto, Massa Carrara e Livorno sono le province toscane che fanno registrare i tassi di disoccupazione più alti. In queste tre province la speranza di vita è intorno a 83 anni, un anno meno che in quelle di Firenze e Prato.
Tra i 12 indicatori presi in considerazione ci sono il tasso di mortalità, il consumo di farmaci per il diabete, per l’asma e per l’ipertensione, il numero di geriatri, di pediatri e di medici di medicina generale, l’emigrazione ospedaliera, la mortalità per tumore e per infarto.
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Diego Remaggi
Direttore e fondatore de l'Eco della Lunigiana. Scrivo di Geopolitica su Medium, Stati Generali e Substack.
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