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Celebrati i cinquant’anni dell’Associazione Sportiva Zum Zeri

Era il 10 luglio 1971 quando quaranta persone si sono riunite per costituire l’Associazione Sportiva Zum Zeri e ieri, nella Sala Consigliare del Comune, a Patigno, questi Soci Fondatori sono stati celebrati. Per iniziativa dell’Amministrazione e del gestore attuale di Zum Zeri, Maurizio Viaggi, è stata organizzata una serata in cui è stato possibile ricordare quel giorno e consegnare ai “quaranta” o – nella maggior parte dei casi – ai loro eredi pergamene di gratitudine, per l’impegno di quell’anno e di quegli anni. 

Sopralluogo per la costruzione degli impianti

Si tratta (in ordine scritto su atto costitutivo) di: Enzo Monali (allora Sindaco di Zeri), Sandro Coppelli, Ricciotti Maestri, Bruna Tonlorenzi, Oreste Chioni, Giuseppe Ciappichini, Beppino Leoncini, Giulio Silvio Pezzati, Giuseppe Delucchi, Giancarlo Mori, Dilio Filippelli, Egisto Tommasi, Mario Monali, Uili Nadotti, Giuseppe Mezzetta, Domenico Rubini, Alberto Borrini, Pier Luigi Ferrari, Antonino Chillemi, Riccardo Nadotti, Savino Filippelli, Ernesto Mezzetta, Bruno Lazzeri, Angelo Lino Fonsetti, Aldo Nadotti, Davide Costantino Giumelli, Sisto Filippelli, Giovanni Pedrini, Francesco Buoncoraggio, Mario Giumelli, Mario Bertoni, Giuseppe Tognarelli, Ugo Andrea Nadotti, Ezio Rossi, Augusto Puccini, Romano Del Sante, Giuseppe Ferrari, Pasquale Quiligotti, Pier Luigi Tomaselli, Armando Necchi Ghiri.

Il Sindaco, Cristian Petacchi, ha parlato di “un atto di riconoscimento dovuto” per le capacità e l’amore di queste persone per il territorio di Zeri, ai quali si aggiungono i cittadini e gli operai che all’epoca contribuirono fattivamente, per lungo tempo volontariamente, alla costruzione della stazione sciistica, poi seguita dalla nascita e dallo sviluppo di alberghi e ristoranti. Fuori dalla porta qualcuno ha detto: “Sono nati qui i primi b&b, con le persone che andavano a dormire ‘ai fichi’ per lasciare le loro case ai villeggianti”.
Hanno avuto le intuizioni giuste, la forza, il decisionismo concreto e l’entusiasmo per capire che la neve avrebbe potuto dare molto all’economia del territorio, come del resto stava accadendo in luoghi ben più noti dell’Italia – fra gli altri, s’è detto, il Trentino. Così è stato.

Progetti per la realizzazione di Zum Zeri

Il 5 dicembre dello stesso anno, a soli cinque mesi dalla costituzione dell’Associazione, fu inaugurato in grande festa il comprensorio: per questo – ha detto Maurizio Viaggi al termine dell’evento – sarà organizzato un secondo grande appuntamento, questa volta allo Zum, a celebrare i cinquant’anni da quel 1971 importante e rivoluzionario.

Per il futuro, lui come il Sindaco si augurano di poter dare nuova vita alla stazione così come all’intera valle dello zerasco, grazie ad una visione altra e contemporanea del luogo e del turismo, anche in virtù delle nuove possibilità, di attività outdoor diverse e sempre più in voga e quindi di una riconversione che sappia sfruttare il periodo primaverile-estivo, lasciando comunque la neve – “ancora importante asset” – come complemento. “Le generazioni di oggi – ha sottolineato il Sindaco – non hanno lo stesso spirito e mi dispiaccio di questo, ma Zeri oggi è nuovamente pronto a un cambio di passo: interessi differenti esistono e potrebbero riportare molti a conoscerlo e viverlo. Noi faremo di tutto per stimolare tale impegno”.

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